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Diario di una Maniaco-Depressiva. #1

Da Psychomer
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Matteo Radavelli
maggio 31, 2010Posted in: psicologiaDiario di una Maniaco-Depressiva. #1 Ciao, oggi (e per i prossimi 3 giorni) vi presento qulacosa di straordinario: il post che segue propone una spiegazione/esemplificazione della malattia mentale fornita proprio da chi vive questa realtà quotidianamente. L’articolo originale è stato scritto da una ragazza con diagnosi maniaco-depressiva, in fase ipomaniacale, nel Novembre del 2008. Con uno stile pulito, secco, senza mezzi termini cerca di spiegare il suo disturbo, non soffermandosi sull’eticettamento clinico, ma raccontando sensazioni, emozioni ed esperienze che a mio avviso, anche senza parlare esplicitamente in ogni istante del suo disturbo, non potrebbero spiegarlo meglio, trasmettendo al lettore quella chiarezza che mai nessuna cartella clinica potrà avere. Due note bibliografiche:
Seaneen ha 24 anni ed è originaria di Belfast (Irlanda del nord), ma vive a Londra da quando ne ha 17. Attualmente vive nel nord di Londra insieme a due gatti. Ama la lettura, la fotografia, fumare e la commedia. E’ una scrittrice che occupa il suo tempo libero insultando i suoi gatti, fumando, dimenticando ogni cosa e bevendo the. Potete leggere la sua biografia qui.

Questa è una breve classificazione sintomatologica:
È un disturbo caratterizzato da alterazioni ciclico-periodiche dell’umore, talora intervallate da periodi asintomatici. Le manifestazioni principali si osservano durante l’episodio maniacale, durante il quale la persona mostra un umore molto positivo, si esalta, si accresce l’autostima, e la sua capacità di giudizio è alterata. Il periodo che dedica al sonno diminuisce e il suo eloquio si accelera. A questi momenti di euforia si alternano fasi depressive, ovvero di opposta polarità (da cui il termine di “disturbo bipolare”) che possono essere o meno intervallate da periodi di eutimia (normotimia o umore in asse).

Se le fasi depressive si alternano alla mania si parla di disturbo bipolare di tipo I. Se invece le fasi depressive si alternano all’ipomania si parla di ‘disturbo bipolare di tipo II’; per la diagnosi è sufficiente un solo periodo di ipomania della durata di almeno quattro giorni. Ancora, la ciclotimia è un alternarsi di fasi depressive ed ipomaniacali, però mai così gravi e debilitanti da richiedere un ricovero ospedaliero o da compromettere totalmente l’attività sociale e lavorativa dell’individuo.
Per una comprensione più approfondita vi consiglio il DSM-IV o questa pagina di Wikipedia.

Quella che segue è la traduzione dei suoi scritti, ho cercato di essere il più fedele possibile, ma leggendo è bene tenere presente che per alcune parole inglesi non esiste una traduzione perfetta (o comunque vengono perse alcune sfumature) e talvolta ho dovuto (ho cercato di farlo il meno possibile) girare le componenti della frase per dagli fluidità e senso nella nostra lingua.

Ora iniziamo, ecco come Seaneen si racconta:
la mia piantina, Brian May, ha coraggiosamente combattuto per la sopravvivenza in questi ultimi diciotto mesi, affrontando, apparentemente, la più insormontabile delle sfide. Mi sono dimenticata di annaffiarla per settimane, i gatti le hanno mangiato le foglie, ha subito un trasloco ed infine, solo per il gusto di vedere cosa sarebbe successo, le ho dato “da bere” della Diet Coke.

Ora il suo tempo è passato, il vaso è nudo, non crescerà più nulla e non potrà più sentire la luce del sole spargersi su di lei. Addio mia cara amica. Spero che nella tua prossima vita vivrai in mezzo ad altre piante, con belle donne che si prendono costantemente cura di te, facendoti visita, donandoti acqua zampillante e tenendoti lontana dai gatti.

Come faremo Brian May, come faremo?

Per fortuna le piante non sono persone e possono essere sostituite. Ora il nuovo Brian May può reinventare se stesso. Ho acquistato anche una partner, Anita Dobson, con la quale può affrontare le mie dimenticanze, cercando di raggiungerla con le sue foglie. […]

Non mi sento molto bene oggi. Il mio stomaco continua la sua marcia verso la mia bocca, mi sento abbastanza sporca, come se mi fossi immersa in qualcosa di sgradevole. Tutto questo non è assolutamente aiutato dal fatto che sono completamente a digiuno…nutrizionalmente parlando i mie vuoti di questo periodo sono legati al fatto che non ho voglia di cucinare.

…continua…

Bibliografia
- Fonte: The secret life of a manic depressive

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Matteo: ciao, sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia. Attualmente vivo e lavoro a Milano. Puoi vedere il mio profilo completo nella pagina "chi siamo" o contattarmi personalmente: Email: [email protected] Sito personale: www.psicologomonzaebrianza.it

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