Magazine Viaggi
Ringrazio i miei compagni di vaiggio, il primo luogo Gianni il marito, il cognato preferito Mario ( valido ed indispensabile cicerone che, essendo di madre lingua, non solo ci ha fatto da interprete ma ci ha reso partecipi anche delle più piccole sfumature delle tradizioni greche, in particolare quelle legate al cibo) e mia sorella Lia, con i quali ho condiviso queste due settimane in allegria e serenità, godendo delle meraviglie del luogo e di un'atmosfera di assoluta libertà.
30 giugno 2010
Partenza di tutta la truppa, da Milano Malpensa e arriva a Rodi alle 21.00 ora locale, ritiro dell'auto e via ......alla volta di Lindos: sistemazione presso la casa affittata, accolti da Pete, prezioso riferimento durante tutto il soggiorno. L'abitazione aveva tutte le caratteristiche delle case di Lindos, con soppalco ligneo per i letti, affacciata su un cortile decorato con chochlàki e circandata da un muro di protezione.
01 luglio 2010
Dopo un buon sonno ristoratore ci siamo svegliati circondati da una pace assoluta, immersi nella luce abbagliante del sole e con grande sorpresa abbiamo scoperto l'incanto che ci avrebbe accompagnati per tutta la nostra vacanza; dal patio, ricoperto del caratteristico pavimento e circondata dal muro di protezione, quasi a rendere più preziosa la vista, lo sguardo spaziava sul bianco abbacicante delle case da un lato e sulla splendida insenatura dall'altra.
02 luglio 2010
La voglia di mare è tale che nello stesso giorno ci stendiamo al sole su due diverse spiagge, Stegna la mattina e godendoci poi gli ultimi raggi di sole su quella di Araki.
03 e 08 luglio 2010
Rodi non è soltanto mare e sole, nell'intera isola si scoprono le tracce di una storia plurimillenaria, che affonda le sue radici nel mito, sfiora le principali vicende dell'epoca classica, affronta i fulgori dell'impero di Bisanzio, conosce una lunghissima dominazione turca e nella prima metà del XX secolo la breve dominazione italiana. Tali vestigia si incontrano in tutt'isola, ma la massima concentrazione la ritroviamo nella città di Rodi nella quale si respira ancora un'aria cosmopolita, non per la molteplicità dei turisti ma per la varietà dei suoi monumenti, dei diversi quartieri, delle mille botteghe. La prima cosa che ci colpisce al nostro arrivo in città sono le mura, già di epoca bizantina, rinforzate all'inizio del XIV secolo dai cavalieri di S. Giovanni, la cui traccia più significativa è la Strada dei Cavalieri, un vero gioiello.All'esterno delle mura si presenta agli occhi del visitatore il Mandraki, l'antico porto della città, con i tre mulini e al cui ingresso era posto il legendario Colosso ( una delle sette meraviglie del mondo): alle spalle del porto la lunga passeggiata, sulla quale si affacciano molteplici locali, centro dela vita notturna della città.Di notevole impatto visivo, affolato e denso di atmosfere orientali, il quantiere turco, conserva il suo fascino grazie ai minarete, alle moschee, ai vicoli stretti e alle botteghe stipate di ogni genere di mercanzia, proprio come il Bazaar di Istambul; ma il quantiere non è solo vicoli e negozi, esiste infatti la biblioteca turca Hafiz Ahmet Aga ed il grande Turkika Loutrà ( bagno turco).Per ultimo, e non per importanza, il Palati Megalon Magistron ( palazzo del Gran Maestro), il cui aspetto atuale risale alla ricostruzione italiana del 1939/40, che pur inglobando porzioni originali dell'edificio, ne ha in gran parte alterato l'impianto originale operando un restauro non certo conservativo.L'edificio,costruito su due piani, presenta al piano terra un bel museo di arte antica e bizantina e numerose vestigia riconducibili ai Cavalieri di S. Giovanni, mentre al primo piano, pregevoli mosaici di epoche diverse sono stati inglobati in rifacimenti che non li valorizzano.
4 luglio 2010
Dopo un'intera mattinata sulla spiaggia di Lindos, la voglia di scoprire l'interno prende il sopravvento e allora andiamo alla ricerca di due monasteri greco-ortodossi, Asklipiio e Ipsenis, il primo abitato da suore e l'altro considerato uno dei più antichi dell'isola. scoperti casualente su una cartina geografica.
5 luglio 2010
Prasonision, punta estrema dell'isola, collegata alla terra ferma da un istmo, paradiso dei surfisti dove il vento soffia ininterrotamente ed il mare sembra quasi l'oceano Atlantico. La spiaggia, formata da una lingua di terra che si affaccia sul mare da due parti, è lunga quasi un chilometro e oltre centro metri nel punto più stretto: lo spazio pullula di tavole da windsurf , deltaplani, bambini con aquiloni. Quello che appare agli occhi di chi si stende sulla sabbia sottile è un mondo colorato, dove surfisti di tutte le età si cimentano in mille evoluzioni.
6 luglio 2010
L'intera giornata è dedicata alla visita delle "Valle delle Farfalle - Petaloudes". Da aprile e per tutta l'estate le farfalle Callimorpha quadripunctaria sciamano e si concentrano e migliaia in questa valle all'interno dell'isola. La visita alla valle è regolamentata ed i controlli sono severissimi, perché le farfalle non devono essere disturbate avendo necessità, in questo periodo dell'anno,di mantenere al minimo le loro funzioni vitali ed anche il confondersi con la corteccia degli alberi; basta però un movimento impercettibile perchè si alzino in volo dispiegando le ali che, al loro interno sono rosse. Abbiamo avuto la fortuna di vederne uno sciame in volo perché inseguite da un piccolo mammifero, verosimilmente una faina. All'interno del parco i visitatori si muovono con discrezione ed i bambini, rapiti da tale spettacolo, si sforzano di parlare sottovoce. L'ambiente è ben curato ed i percorsi, fatti dagli scout italiani durante la prima metà del secolo scorso, mantengono ancora il loro aspetto originale.
7 e 12 luglio 2010La spiaggia di Glistra ( la scivolosa) è stata per noi una delle più belle visitate anche se, come dice il nome può essere fatale... e lo è stata per Mario che è finito in acqua rimettendoci sia il cellulare che ( cosa peggiore!!!) la macchina fotografica oltre che tutto il contenuto del portafigli che ci ha costretti a emulare Totò in un suo celebre film. Questo non ci ha dissuasi comunque dal tornare a Glistra affascinati dalla trasparenza dell'acqua e dalla conformazione delle rocce. Non sempre comunque dietro l'angolo si cela una natura incontaminata.
Appagati da un mare tanto bello, nel pomeriggio ci siamo dedicati alla visita dell'acropoli di Lindos, di vasto interesse storico in quanto i suoi resti ricoprono un arco cronologicocompreso che va dal II millenio a C. all'età bizzantina. Un po' di amaro ci ha lasciato constatare che i restauri fatti durante la dominazione italiana, nella prima metà del secolo scorso, hanno creato problemi ed in parte danneggiato il monumento.La cosa che lascia invece affascinati è proprio la compresenza di edifici di epoche così diverse e nello stesso tempo tutte bellissime in quanto testimonianza del proprio tempo, non ultima la nicchia dove sembra sia stata posta la "Vittoria di Samotracia", oggi esposta al Louvre. Ma la cosa più stupefacente, che ci fa riflettere del perché questo punto di Lindos è stato scelto nei mellenni per edificare i monumenti più significativi della città, è la vista che si gode, per la quale non esistono parole apprppriate per descriverla.Ultima nota: l'acesa all'Acropoli è doveroso farla a dorso di asino, in cui punto di raccolta si trova all'ingresso di Lindos ed è una vera attrattiva turistica...... provare per credere.
9 luglio 2010Belissima giornata di sole limpido: la nostra meta è il complesso delle terme di Kallithea, vicino a Falirakion, esempio di archittetura coloniale, realizzato nel 1929 in puro stile eclettico dove cofluiscono elementi della tradizione classica, bizantina, ottamana e persino cavalleresca. ma altrettanto affascinante è il mare cristallino, e le spiaggie che si trovano nelle immediate vicinanze.
10 luglio 2010
Lindos - la Baia di S. Paolo ( Agios Pavlos) : il luogo più suggestivo di tutta l'isola sia per il significato religioso (dove secondo la tradizione sarebbe approdato l'apostolo Paoloper convertire gli abitanti al cristianesimo) che per la particolarità dell'insenatura.
Il pomeriggio è dedicato ad un'escursiane al promontorio roccioso di Monolithos il cui nome significa "roccia singola", nota anche come akra Agios Georgios ( S. Giorgio) o Frurio (roccaforte). Sulla sommità dello stesso, a strapiombo sul mare, i Cavalieri di Rodi , nela seconda metà del XV secolo, ampliarono e rafforzarono un a rocca di età precedente , i cui resti sono ancora visibili oggi. Per accedere alla sommità si usufruisc di una strtta scala sacavata nella roccia. Raggiunta la cima la vista non ha eguali ed il momento migliore per spaziare da capo Fournoi alle isole dell' 'Egeo che si perdono sino all'orizzonte è senz'altro il tramonto quando tutto si tinge d'oro.
11 luglio 2010
Oggi giornata dedicata al giro completo dell'isola senza una meta precisa: ci ncuriosisce capire com'è l'interno e la costa occidentale che ci riserva alcune sorprese, in particolare la chiesa di Agios Pataleion a Siana ed il reperimento di un'anguria .... "raccolta direttamente nel campo prima dell'arrivo del contadino!!!"
13 luglio 2010
Penultimo giorno prima di partire: cerchiamo di visitre la maggior parte di cose possibili e allora decidiamo di fare un bagno nelle spledide acque della Baia di Anthony Queen ( dedicata all'attore dopo avere girato " I cannoni di Navarone" nel 1961 proprio qui) ed il pomeriggio lo passiamo sul Monte Filerimos ( facendo il pic-nic in mezzo di decine di pavoni ormai resi domestici dalla presenza dei turisti).Il pomeriggio termna con la visita al monastero bizzantino e la salita alla collina di fronte, con grande croce, la cui strada è intervallata dalle stazioni dela via crucis, costruite dagli italiani durante la loro dominazione del secolo scorso. 14 luglio 2010
Ultimo giorno di vacanze: la partenza dell'aereo la sera ci permette un ultimo bagno nella Baia di S. Paolo, come ricordo di questo viaggio che ci ha permesso di godere non solo del mare e della natura di questa fantastica isola, ma anche di capire la sua storia, così complessa, attraverso le testimonianze che i numerosi monumenti ci trasmettono. E allora cosa c'è di meglio che salutarci davanti ad un buon pranzo, godendoci l'ultima vista di questa baia stupenda che vale l'intero viaggio!!!
P.S.
Pensavata che un'amante della cultura del cibo come me si dimenticasse di parlare della cucina greca in tutte le sue espressioni?!!! Ecco di seguito le immagini di quanto abbiamo potuto gustare e sperimentare in questi 15 giorni di vacanza.
Tiropita
Una confezione di pasta phillo,feta,
ricetta semplice, eseguita da Mario ( al 50% greco)
Rassegna di piatti e prodotti locali
Le famose olive greche
Pita : piccole focacce insaporite con vari tipi di spezie
Giyros pita : simile al Kebab ma molto meno speziato e di gusto più delicato
Pastitzo : simile alla nostra pasta al forno ma con un sugo molto aromatizzato.
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