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Diavoli in astronave

Da Straker
Diavoli in astronave
Canneto di Caronia, 23 settembre 2014. Nella notte divampano quaranta formidabili incendi. E’lo Spannung di un inquietante sequela di roghi che da anni inceneriscono suppellettili, mobili, elettrodomestici, oggetti di ogni tipo. E’ come se la frazione del Messinese fosse bersagliata da falariche infernali. Il piccolo abitato non è, però, l’unica località in cui il fuoco arde senza cause all’apparenza spiegabili. Ad esempio, Bitlis in Turchia e Hopewell, nella Repubblica sudafricana, sono teatri di misteriose conflagrazioni.
Le istituzioni, fino a quando sono riuscite, hanno nicchiato. Tuttavia alla fine non sono più state in grado né di nascondere la gravità dei fenomeni né di negare persino il loro carattere esotico, diremmo esogeno. Si è anche ammesso che a Caronia probabilmente sono state sperimentate armi a microonde. E’ naturale che i militari, se non sono coinvolti nelle fiamme, sanno... Sanno tutto, ma è un segreto che non può essere rivelato per nessuna ragione al mondo. [1]
Non sbagliano coloro che vedono lo zampino dei militari, ma in Italia inesplicabili incendi furono segnalati già nel XVIII secolo e, come è noto, quando Guglielmo Marconi provò a trasmettere segnali telegrafici verso la Sicilia, si accorse che essi si infrangevano contro una barriera invisibile. Dunque le stellette c’entrano anche con il M.U.O.S., ma gli... stellari non paiono estranei ai fatti.
Dimentichiamoci, almeno nel contesto attuale, una guerra tra “buoni” e “cattivi”. Le cupole dei governi terrestri non interverranno mai per difendere i cittadini da queste sinistre minacce, perché i Piromani sono loro alleati pur forse scomodi e riottosi. E’ evidente che, stante la Realpolitik, non è possibile divulgare patti scellerati, anche se sono accordi che i terrestri ora vorrebbero rescindere, ma pacta servanda sunt ed è tardi... Così per dissuadere da defezioni ed azioni proditorie, gli emuli di Erostrato flettono i muscoli, come nel caso dei black out, atti a dimostrare la loro potenza, per intimidire e convincere qualche esponente governativo recalcitrante?
Dimentichiamoci gli “angeli in astronave” tanto cari al lezioso contattismo. Probabilmente si combatte da decenni una guerra occulta, dopo che la coalizione si è spezzata. Le diuturne operazioni di geoingegneria clandestina adombrano anche, in taluni casi, delle Titanomachie? Possibile. Non si può neppure escludere che le attuali superpotenze siano federate con diverse fazioni allotrie. Sono fazioni tuttavia inclini a cambiare campo. Lo stesso vale per i potentati terrestri. Si suppone che un gruppo di Pleiadiani si alleò con il Terzo Reich, per poi abbandonare la Germania al suo destino. Questi passaggi da un fronte all’altro potrebbero non essere infrequenti e causare una pericolosa instabilità esopolitica. Questa precarietà strategica spiega fenomeni come quelli di Caronia? Crediamo di sì. Le popolazioni inermi sono sotto attacco. I militari sanno chi sono gli aggressori, ma si trincerano dietro un’omertà che testimonia la loro connivenza. Nessun organismo agirà mai seriamente né per proteggere i cittadini né per informarli, perché – giova ripeterlo - non possono spifferare una verità scabrosissima. Essi hanno venduto l’umanità, ottenendo in cambio tecnologie avveniristiche. Do ut des.
Scrive Fedro, il celebre autore latino di favole, “Humiles laborant, ubi potentes dissident”, Gli umili soffrono, quando i potenti sono in conflitto. Comprendere chi siano davvero questi potenti in attrito tra loro nell’odierno scenario lasciamo al discernimento dei lettori.
[1] Secondo gli esperti coordinati dal Dottor Francesco Mantegna Venerando, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo (?) mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato".
Per approfondire leggi qui.

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