Bielorussia :::: Redazione :::: 29 febbraio, 2012 ::::
La decisione del Consiglio dell’UE evidenzia che l’UE continua a perseguire una politica di pressione conclamata. Abbiamo più volte spiegato a tutti i livelli l’inutilità di una tale politica nelle sue relazioni con la Repubblica di Belarus.
Come risposta, la parte bielorussa chiuderà l’ingresso in Belarus a quelle persone dai Paesi dell’Unione europea che hanno contribuito all’introduzione delle misure restrittive.
Il Rappresentante permanente bielorusso presso l’Unione europea e l’Ambasciatore bielorusso in Polonia sono richiamati a Minsk per le consultazioni.
Al Capo della Delegazione dell’Unione europea in Belarus e all’Ambasciatore polacco in Belarus è stato suggerito di avviarsi verso le loro capitali per le consultazioni al fine di riferire ai loro vertici la ferma posizione della parte bielorussa circa l’inaccettabilità della pressione e delle sanzioni.
In caso di mantenimento della pressione sulla Repubblica di Belarus saranno adottate altre misure tese a proteggere i nostri interessi.
Ci auguriamo che i funzionari dell’UE e dei suoi Stati membri siano consci dell’inadeguatezza del percorso di forza.
Rimangono in vigore le proposte bielorusse volte alla promozione del dialogo, dell’interazione e della collaborazione con l’Unione europea sulla base dei principi di uguaglianza e del rispetto reciproco.