“Tra le maggiori entità economiche del mondo nel 2000, c’erano 51 multinazionali e 49 paesi. [3]
Data la sua instancabile ricerca del profitto a tutti i costi, al sistema delle multinazionali attuale ben si adatta la definizione di una psicopatia che sta guidando una rapida distruzione della nostra società e dell’ambiente naturale. [4]
Questo viene fatto solo per beneficiare una piccola minoranza e non le esigenze del 99 per cento. Il modo in cui aziende e governi si intrecciano mina profondamente la democrazia. Le aziende raramente sono trasparenti o rendono conto ai cittadini. Questo sistema aziendale si è rotto e chiediamo alle persone di reclamare il loro potere e realizzare un cambiamento radicale e immediato.
Proponiamo questi passi:
Globalmente, le multinazionali privano le finanze pubbliche di centinaia di miliardi di sterline ogni anno, lasciando fondi che non sono sufficienti a garantire alle persone un tenore di vita equo. Dobbiamo abolire i paradisi fiscali e complessi meccanismi di elusione fiscale e assicurare che le multinazionali paghino le tasse che riflettono i loro profitti reali.
Le multinazionali che fanno lobby sovvertono la nostra democrazia. Lo scorso anno hanno speso 2 miliardi di dollari per influenzare il governo britannico. Noi crediamo che non ci debbano essere multinazionali che si basano sullo sfruttamento in una società democratica. Deve essere emanata una legislazione che assicuri pubblica trasparenza di tutte le multinazionali che fanno lobby. Questo significa essere che devono essere supervisionate da un organismo indipendente e credibile, che renda conto alla popolazione.
Il sistema esistente di sanzioni aziendali consente ai dirigenti e ai membri del consiglio di evitare la responsabilità individuale per le conseguenze delle loro azioni e della loro inattività. Coloro che sono direttamente coinvolti nel processo decisionale devono essere ritenuti personalmente responsabili per i loro misfatti delle aziende e devono essere accusati in un tempo ragionevole per tutti i comportamenti criminali che hanno.
Uno sviluppo positive a Occupy London è che molte persone che lavorano con queste multinazionali hanno comunicato di sostenere le nostre preoccupazioni. Noi incoraggiamo ognuno a farsi avanti, a offrirci la sua opinione o altre informazioni pertinenti, in modo aperto o confidenziale, da aggiungere a questa discussione. Ci rendiamo conto che chi lavora in un’azienda possa sentire di non avere il potere di produrre un cambiamento, ma accogliendoli nelle discussioni con Occupy London e lavorando insieme, possiamo creare un sistema economico socialmente responsabile e sostenibile”.
Note
[1] http://occupylsx.org/?page_id=575
[2] http://occupylsx.org/?p=839
[3] Sales: Fortune, July 31, 2000. GDP: World Bank, World Development Report 2000
[4] http://www.thecorporation.com/index.cfm?page_id=47http://www.commondreams.org/views04/0218-01.htm