Ci sono molto modi per dichiarare le proprie passioni e i bambini, non tutti, ma quelli spontanei, abituati ed educati a esprimere le emozioni sono soliti farlo in maniera inusuale. Sono capaci di inventarsi cose strabilianti. Del resto gnerazioni di scrittori ne hanno rappresentato la fantasia e l'arguzia.
Qusti anziché dire direttamente cosa provano si inventano un modo, un sistema si fanno venire in mente qualche stratagemma per realizzare il sogno. Per carità piccole cose insignificanti, cose di bambini appunto, a cui spesso non facciamo caso se non sono abbastanza eclatanti, cose che non si riportano come le peripezie da raccontare. Più che altro spesso il segno di un affetto covato o il resoconto di un divertimento, forse andato anche oltre le aspettative.
Un bambino di seconda alla sua mamma: "Mamma ti prego, diglielo alla mia maestra che io voglio fare le ripetizioni estive". Lei gli ha spiegato che non è possibile, che anche le maestre si riposano, devono riposarsi, anzi è doveroso si riposino. Poi ci siamo incrociati e alla mamma è venuto in mente di dirmelo così al volo davanti a lui, lui si è vergognato e l'ha abbracciata per nascondere il viso. Allora sono andata, ho preso il suo braccio invitandolo a guardarmi: "Tu puoi venire a trovarmi quando vuoi, mi troverai impegnata a fare tutte le cose che d'inverno non sono riuscita a fare e forse, ma quasi di sicuro, a pensare come inventarmi cose nuove per il prossimo anno".
Ma come si fa a non amarli questi alunni, quando loro ci vogliono bene in questo modo incondizionato?
I credits dell'immagine sono di Nicoletta Costa© Crescere Creativamente
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