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Diciamoci la verità

Creato il 16 giugno 2011 da Ladybug
In questo momento non ho testa di imbastire una storia con l’amico di Uby (lasciando perdere il fatto che non sembra molto interessato nemmeno lui).Sì, simpatico.Ok, carino.Ancora non ho capito perché Scintilla sia così certa che lui sia la mia altra metà della mela, ma vabè.
E’ che sono di nuovo impegolata con l’Ex.Quello con la E maiuscola. Quello che tutte abbiamo avuto. Quello che il primo amore non si scorda mai. Quello che come abbiamo sofferto per lui, mai per nessun’altro.Quello che gli anni passano, ma le cose tra noi sono sempre come il primo giorno, non cambiano mai.Appunto.Infatti mi sto facendo prendere per il culo esattamente come quando avevo vent’anni. E dite quello che volete ma è già qualcosa che io me ne renda conto.
Ha cominciato a tampinarmi qualche tempo fa, come ho raccontato qui.
E ha proseguito tormentandomi nei mesi successivi, nei seguenti modi:-   Scrivendomi mail nel cuore della notte dove inizia e finisce con un “Ciao muso! Come stai?” oppure ancora più semplicemente solo con un “Come stai?”. Quando proprio si sente particolarmente loquace aggiunge anche una faccetta che ti fa l’occhiolino. E tu che parti in tromba a farti 2mila seghe mentali sul messaggio subliminale che sta, senza dubbio, cercando di mandarti con quel “ciao” e su quello che vuole, in realtà, dirti con la faccetta con il sorriso seguita da due (chissà perché proprio due) punti esclamativi. E lui, invece, con ogni probabilità, non voleva comunicarti proprio una mazza.-   A questo improbabile scambio di mail sono seguiti nr. 02 e ripeto per chi non avesse capito, 2 bidoni, buche, inculate, due di picche, chiamateli come volete, di dimensioni macroscopiche. Il primo è stato quando mi ha invitato a cena a casa sua un sabato sera, lasciando da definire solo alcuni dettagli dell’ultimo minuto. E poi è sparito. Non si è nemmeno premurato di inventare una palla qualunque. Semplicemente ha spento il telefono tutto sabato e tutta domenica, lasciandomi come una fessa a chiedermi se fosse morto, se lo avessero rapito gli alieni o se fosse semplicemente stronzo. Per poi ricomparire con la sua faccia di bronzo il lunedì mattina con un sms, dicendomi (attenzione perché questa è bella) “Abbi pazienza ma ho avuto un forte mal di testa”. Scusa ma che mal di testa devi avere per spegnere il telefono per due giorni consecutivi? Un ictus fulminante? E comunque, tanto per lanciare una velata minaccia, non è niente in confronto a quello che proverai se ti azzarderai a rifarmi questo scherzetto un’altra volta.-   Bè si è azzardato. E qui ci ritroviamo al secondo episodio, in cui: altri messaggi nel cuore della notte, altro invito, altra cena, altro cambio di programma 2 ore prima di vederci. Stavolta perché doveva lavorare fino a tardi (Ma certo. Come no).
Devo aggiungere altro?Quindi, coraggio.Infierite su di me. Accanitevi pure. Siete ampiamente autorizzati e legittimati.E se mi azzardo a pensare ancora a lui in modo diverso da un semplice amico, conoscente o non so nemmeno io cos’altro, picchiatemi vi prego.E fatelo forte.

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