Diciottesimo scudetto rossonero

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Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’unità d’Italia, si aggiudica il titolo nazionale, la squadra più italiana di Milano, la prima. Prima per storia, per blasone, per nascita, per trofei vinti. La prima in tutto.

Finalmente è arrivato, lo aspettavamo da sette anni! Da quel 2 maggio del 2004, quando sotto un’improvvisa pioggia battente, Maldini e compagni, correvano sotto la curva sud a festeggiare mentre i giallorossi di Capello tornavano mestamente negli spogliatoi. Sembra passata una vita! Quel giorno qualcuno disse: “ed ora speriamo di centrare subito il diciottesimo perché il diciassette porta sfiga!” Potevo starmi zitto? Da allora ne sono successe di tutti i colori!

Le due stagioni dopo, furono una lotta continua contro la Juve calciopoliana, e sempre contro Capello. E le successive quattro stagioni, videro il Milan sempre più ai margini, invischiato nel gruppone di “quelli che stanno dal terzo posto in giù”, mentre i coinquilini di Milano facevano incetta di tricolori, più o meno meritati sul campo…

Ma finalmente ora possiamo liberare l’urlo che abbiamo in gola da tempo! Il diciottesimo scudetto rossonero è arrivato e ce lo possiamo orgogliosamente cucire sul petto! 18 scudetti sul campo senza ombre e senza macchie!

E concedetemi di fare anche un po’ il sognatore, SIAMO A SOLI DUE SCUDETTI DALLA DOPPIA STELLA! Eh si… Perché arrivati a questo punto, dobbiamo cominiciare a pensarci! Ma dico io, quelli la ne hanno vinti cinque di fila, tralasciando il come, il Milan di Capello tre, e non posso aspettarmi che questo ne vinca altri due? Basterebbe NON commettere i soliti errori già commessi più e più volte in passato, e che ci hanno portati a sudarci questo strabenedetto 18° scudetto.

Ma non divaghiamo ora, non è il momento. Pensiamo all’oggi che del doman non v’è certezza. Possiamo dirlo, questo è lo scudetto di tutti i tifosi. Non facciamo distinzioni, come amano fare per esempio Mauro Suma e i suoi amici di merende, non possiamo dire che ci siano persone che non se lo meritano. Non possiamo ergerci a pontecifi e pronunciare simili scemenze. Questo scudetto, se lo meritano tutti.

Se lo meritano quelli che ci hanno sempre creduto, sin dai primi vagiti di questo Milan semi-nuovo, che stava nascendo l’estate scorsa. Con quei suoi tentennamenti e quel suo incespicare frequentemente. A Cesena, a Roma…

Così come se lo meritano quelli che ad ogni sconfitta o pareggio, si scoprivano essere “Realisti! Non pessimisti”. Se lo meritano perché sono tifosi, perché siamo tutti tifosi, chi la vede sempre male, chi la vede sempre bene, chi non la vede per nulla e chi la vede già prima che arrivi.

Non esistono i carri dei vincitori, sono cazzate di chi crea le fazioni tra tifosi. Non esistono i buchi neri della critica, sono scuse di chi non accetta il contradditorio ma professa un unico verbo. Il suo.

Siamo tutti milanisti, ma prima di tutto siamo persone. Ognuna con il proprio carattere, con un passato ed un presente, che l’ha forgiato e modellato, con una condizione famigliare e personale, che ha fatto si che si diventasse singoli individui. Individui che hanno a cuore le sorti di questa squadra.

Ed ora uniamoci tutti ed esultiamo! Diamo vita ad una lunga festa, canti e balli sfrenati di gioia! Riversiamoci per le strade ed annunciamo al mondo che il Milan è tornato! E speriamo in cuor nostro che non se ne vada più tanto facilmente.