Disclaimer: questo articolo prende ad esempio l’utilizzo di Facebook del ventenne medio. Mi sembra il target d’età più adatto a cui indirizzare la mia riflessione dato che la maggior parte degli utenti non supera i 25 anni.
Lo dico senza pormi nessun riguardo, Facebook è un’immane perdita di tempo. Consuma la nostra vita, allontana momenti preziosi, sostituisce i più svariati interessi ma sopratutto distrugge le nostre relazioni interpersonali.
Avete notato come i socialnetwork, Facebook nello specifico, ci rendano tutti più o meno uguali, tutti più o meno banali?
Com’è possibile esprimere se stessi, i propri pensieri, in un solo stato di Facebook?
Eppure attraverso quegli stessi stupidi stati o post giudichiamo la gente, riproponiamo aforismi senza nemmeno capirli, tessiamo rapporti con altre persone.
Come possiamo vivere intere ore della nostra giornata in un “luogo” tanto superficiale, senza reali contenuti, in cui ognuno si presenta per ciò che vuole essere e non per ciò che è?
Facebook è la droga delle persone prive di spessore e di capacità relazionali: si insinua nelle loro vite e fa credere che postare qualche stato divertente e ricevere qualche “Mi piace” le renda più simpatiche al mondo.
Perchè è di questo che la gente su Facbook si droga, di Feedback. Ragazze che pubblicano foto mezze nude sperando in decine di mi piace (magari anche di qualche ragazzo che puntano da tempo) e ragazzi che pubblicano stupidi stati sperando che negli apprezzamenti possano trovare la donna della loro vita.
E’ questo che Facebook fa: gonfia la nostra autostima come qualsiasi altra droga, ma ha un effetto più duraturo poichè pensiamo di poterne abusare senza comportare effetti collaterale sul nostro organismo.
Ma di effetti collaterali ne ha: sulla nostra mente e sul nostro tempo libero.
Non avete mai avuto la curiosità di sapere da quale sottospecie umana è stato creato questo fantasticazzo di socialnetwork?
Saprete il suo nome, Mark Zuckerberg. Beh ecco Mark era il tipico ragazzo che agli occhi di una donna poteva (dico poteva perchè ora che è ricco molte vedranno in lui la bellezza fatta a persona) essere categorizzato come il tipico nerd bruttone con l’autostima ridotta in polvere dall’acne.
Mi verrete a dire che voi di Facebook riuscite a farne un uso umano e consapevole, mi fa piacere.
La mia lista dei contro supera di gran lunga quella dei pro.