Dicotomie

Gli esseri umani hanno utilizzando dicotomie per secoli, in quanto possono essere validi strumenti per individuare rapidamente le cose e modi per pensare il mondo, però c'è insito in loro un elemento di pericoloso semplicismo. In queste settimane ho colto questo pericolo in alcuni articoli proposti da alcuni quotidiani, del tipo “Sei di destra o di sinistra? Lo rivela uno sguardo” “Attenti allo sguardo Puoi sembrare “un fascista”, “Lo sguardo rivela l'inclinazione politica”. Lo studio parrebbe provenire dall'America e ridurrebbe tutta la questione della dicotomia tra pensiero di destra e di sinistra ad una visione puramente ottica, gettando alle ortiche tutte le discussioni, i dibattiti politici, filosofici e culturali. Superfluo dire dell'inutilità della ricerca che non tiene conto neppure delle ricerche psicologiche sulle differenze di personalità e di carattere.Tale dicotomia potrebbe essere riassunta in un “Stai con noi o contro di noi?” ( con quelli di destra o di sinistra, ovviamente!)Ma in questo caso, la dicotomia lascia fuori una terza opzione, la neutralità, l'istituzione di un “ Noi vs loro?” mentalità che può essere molto pericolosa, inoltre non tiene conto delle innumerevoli sfumature di pensiero che possono essere insite nell'uno o nell'altro schieramento e, soprattuto non tengono conto del fatto che l'attuale momento storico non ha fatto altro che trovarsi in eredità la dicotomia destra/sinistra ,che ha già duecento anni di storia, e coinvolge pertanto l’immaginario politico e culturale di milioni di persone concretamente esistenti. Inoltre non tiene conto del fatto che questo spazio politico, questo bipolarismo è artificialmente organizzato da un sistema che è il vero principe delle decisioni politiche: ossia quello economico. Risulta essere l'economia la vera sovrana delle decisioni politiche in questo spazio globalizzato e non certo i cittadini elettori ridotti ad elemento di legittimazione ornamentale.
 Simonetta FrongiaPubblicato su MoCa Press, Febbraio 2011.