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C'era un tempo, prima dell'era del digitale terrestre, quando l'aria era pulita e il cielo azzurro, in cui in tutta la zona nord della Lombardia si poteva vedere tranquillamente sui propri schermi TSI 1, una delle televisioni del Canton Ticino.Ciò permetteva di visionare alcuni film assolutamente terrificanti prodotti a livello nazionale o regionale, di questa pellicola mi ricordavo, con sgomento, solo il titolo.Rivisto oggi però, allora ero un bambino, ho in realtà mutato profondamente parere e opinione e nel complesso mi è piaciuto, capisco anche che per altri potrebbe essere, visto oggi, un film veramente trash."I fabbricasvizzeri" (questo il titolo in Italiano) è comunque stato per vent'anni il film più visto in Svizzera. Siamo a Zurigo, l'ufficio di polizia cantonale deve formare nuovi impiegati col compito di testare quanto gli immigrati presenti in Svizzera siano pronti per ottenere la cittadinanza, all'ispettore Bodmer viene affiancata la giovane recluta Fischer, gli obiettivi da pedinare, spiare e interrogare sono il signor Grimolli, proveniente dall'Italia meridionale, la ballerina slava Vakulic e la coppia di medici Starke, tedeschi.Questi soggetti dovranno essere ritenuti idonei per un esame di fronte ad una commissione nel quale dovranno dimostrare la loro "Svizzericità".L'operaio Grimolli maschera ai funzionari, che lo spiano tutto il giorno, le sue attività avverse alla Svizzera, tipo mangiare degli spaghetti ed essere iscritto ai sindacati (salvo poi a fine film dimostrare tutta la sua italianità ad uno sgomentato Bodmer), la ballerina è vista male in quanto artista e frequentatrice di stranieri, tra cui un famigerato turco, i coniugi Starke sono invece giudicati positivamente a causa della loro rettitudine nei comportamenti.SPOILER L'unica a non ottenere la cittadinanza sarà la Vakulic, che però, dopo esser stata sedotta da Fischer, riceve un'offerta di lavoro in Olanda e parte insieme allo stesso Fischer che rinnega Bodmer e la Svizzera. Bodmer stesso si ritrova a dovere affrontare un nuovo caso di un sassofonista americano semidisperato.
FINE SPOILERIl film, purtroppo reperibile solamente in Züritüütsch con sottotitoli nel medesimo dialetto di Zurigo, è in realtà una presa in giro mai volgare e dai ritmi blandi del percorso di naturalizzazione e di ottenimento della cittadinanza svizzera, la stigmatizzazione del comportamento proverbialmente scrupoloso e meticoloso degli svizzeri è evidente, così come la loro immagine mostrata ferma nel tempo e chiusa. Sicuramente visto dopo tanti anni (qualcosa è cambiato ma non molto) potrà essere considerato reliquia del passato e abbastanza trash. Lascio agli spettatori ogni commento ulteriore sia in positivo che in negativo. Grüezi.
Recensito da: Ortnid
VOTITRASH: 65/100Noia: 85/100Ridicolaggine degli effetti speciali: np/100Presunzione della regia: 85/100Incompetenza degli attori: 40/100 Se ti piace guarda anche: Il musical omonimo del 2010
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