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Dieci Coltelli: Intervista con Tim Lebbon

Creato il 10 novembre 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Dieci Coltelli: Intervista con Tim Lebbon
Intervista Dieci Coltelli con lo scrittore Tim Lebbon, scrittore inglese di narrativa horror e dark fantasy, vincitore di molti premi internazionali, come il Bram Stoker Award,  il British Fantasy Awards e lo Scribe Award:
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Tim Lebbon] Adam Nevill, un mio caro amico e un fantastico scrittore. I suoi romanzi horror sono belli e sconvolgenti, The Ritual è uno dei libri più spaventosi che abbia mai letto. Adam è un vero paroliere, ogni frase è costruita con amore, ogni parola è scelta con cura. John Connolly scrive romanzi thriller oscuri, permeati (e qualche volta imbevuti) di soprannaturale. Uno dei miei preferiti è Bad Man, in cui un gruppo di criminali intenzionato a vendicarsi suscita un'orda di maligni e protettivi fantasmi. La sua scrittura è scorrevole e avvincente, so sempre che spenderò bene il mio tempo con uno dei suoi libri. Anche Joe Lansdale è tra i miei scrittori preferiti. I suoi romanzi contengono sempre ironia e un certo grado di violenza, ma c'è sempre una morale di fondo che non ha bisogno di rendersi troppo esplicita. Uno scrittore profondamente morale, il cui lavoro è commovente, importante.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Tim Lebbon] No. Mi piace scrivere. Ho sempre amato farlo, fin da quando presi  una penna in mano e decisi che avrei scritto un libro (dovevo aver avuto sette o otto anni), proprio quanto amo scrivere ora che ci guadagno per vivere. E' il miglior lavoro del mondo...Invento qualcosa, la scrivo e la vendo.. In questo processo, riesco a imparare molto su me stesso e il mondo intorno a me, ho anche avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, molte delle quali sono diventati dei cari amici. Non riesco a pensare a qualcosa che potrebbe farmi venire voglia di smettere di scrivere ... e se ci fosse qualcosa in grado di farlo, dille di andarsene all'inferno!
Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Tim Lebbon] Ho la fortuna di poter scrivere più o meno quello che voglio, anche se ovviamente dovendo poi essere pubblicato per motivi commerciali è chiaro che esistono delle aspettative da parte dell'editore. Se sto scrivendo un romanzo fantasy per Orbit, per fare un esempio, so che non sarebbero molto felici se consegnassi un romanzo rosa ambientato nel 17° secolo. Ma non interpreto questo come un compromesso, piuttosto come una parte del business. Amo i generi di cui scrivo, ed è un piacere essere in grado di farlo, non certo una fatica.
Dieci Coltelli: Intervista con Tim Lebbon
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Tim Lebbon] Mi piace vincere premi. Ci sono persone che dicono di non essere interessati ai premi, e va bene. Ma io mi commuovo sempre quando vinco qualcosa, soprattutto quando si tratta di  un libro che è molto vicino al mio cuore (come una novella ispirata dalla morte di mia madre). Non ho mai notato un reale aumento delle vendite, ma è sempre molto emozionante ricevere un premio.
Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Tim Lebbon] Non trovare le idee fa parte del processo di scrittura, per quanto mi riguarda. Per usare una terminologia moderna, è il momento in cui il tuo cervello si sta riavviando
[Tim Lebbon] Non pago nessuno per ottenere attenzione e risalto. Non scrivo libri di cucina, o sui retroscena dei reality televisivi, per cui è dfiffcile che il mio nome possa apparire in certe classifiche. Non credo che riuscirò mai a vedere uno dei miei romanzi diventare un bestseller nazionale ... ma mai dire mai.
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Tim Lebbon] L'editoria americana mi ha consentito di farmi un nome, per cui ho poco da rimproverarle. Ora sto vivendo una carriera editoriale molto soddisfacente nel mio paese - ho contratti con Orbit e Arrow / Hammer - ma fino a qualche anno fa tutti i miei libri sono stati pubblicati negli Stati Uniti. I limiti sono fissati dalle circostanze, credo che al momento questi limiti nella pubblicazione siano autoimposti - guidati da comportamenti tradizionali - tarati per essere infranti dalle opportunità offerte dai media elettronici. Viviamo in tempi molto interessanti.
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Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Tim Lebbon] Solitamente sono felice di scrivere per un progetto di beneficenza, se si tratta di qualcosa che mi interessa, o se penso di poter offrire un contributo. Sono meno propenso a lavorare per le pubblicazioni no-profit, per le quali vieni semplicemente pagato con copie omaggio, soprattutto perché io sono uno scrittore professionista e faccio questo per vivere. Ma mi faccio un'idea di ogni progetto nel merito, e alcuni di questi possono portare benefici alla carriera di uno scrittore, per la visibilità che ti offrono più che per i piccoli guadagni che potresti ottenere.
[Tim Lebbon] Il mio primo contratto importante è stato quello con Leisure Books negli Stati Uniti, per il mio romanzo The Nature of Balance. Ho portato mia moglie per un giorno in un hotel molto elegante e costoso, che era stato appena aperto vicino a dove abitavamo. Abbiamo passato un bel pomeriggio nella suite benessere e ci siamo goduti una una cena spettacolare; ho speso circa il 10% del mio anticipo per il libro in una sera. E' stato divertente però. Attualmente festeggio sempre, in qualche modo, un nuovo contratto di pubblicazione, con un un pranzo fuori con la mia famiglia, o con una bottiglia di vino a casa. Anche se ormai scrivo da parecchio tempo, ogni volta che firmo un contratto per un nuovo libro mi sento felice. Avverto ancora quel senso di eccitazione. Spero che non sparisca mai.
[Tim Lebbon] Una volta ho lanciato un coltello contro un'albero, e si è conficcato. E 'stato perfetto! Non penso però che mi piacerebbe lanciarlo verso qualsiasi altra cosa.
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Profilo dell'ospite
Tim Lebbon (Londra 1969) ha scritto molti romanzi, tra i quali Face, The Nature of Balance, Changing of Faces, Dead Man's Hand, Pieces of Hate, Fears Unnamed, White and Other Tales of Ruin, Desolation, Dusk, Berserk, Fallen, The Everlasting, The Map of Moments: A Novel of the Hidden Cities (con Cristopher Golden) Echo City, The Thief of Broken Toys, altri libri per  Cemetery Dance, Night Shade Books, Necessary Evil Press, e per diversi altri editori. Ha vinto per due volte il British Fantasy Awards, il Bram Stoker Award, il Tombstone Award, lo Scribe Award, è stato finalista all'International Horror Guild, al World Fantasy Awards e allo Shirley Jackson Award. Il suo adattamento del film 30 Days of Night è stato tra i New York Times bestseller. Tim Lebbon è stato inoltre Vice Presidente della Horror Writers Association e ha insegnato scrittura creativa all'Università di Cardiff. Sito Web
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