
Gestire un blog è divertente, costruttivo e utile, ma attira anche attenzioni indesiderate.
Quante volte ne abbiamo parlato? Mai abbastanza, a mio parere.
Non di soli troll vive il blogger. Ci sono anche i rompiscatole, gli spammers, gli scocciatori involontari, i fraintenditori per professione, i precisini, gli stalker etc etc.
Di troll veri e propri ne ha parlato bene Germano, qui. Leggete l’articolo, fatevi una cultura. Ne vale la pena. Io mi propongo di ampliare la categoria, spaziando nell’altra umanità che popola questo bel mondo telematico. I troll li cito solo in un paio di punti secondari. Magari un giorno ci torneremo ma non ora. Questa settimana ho deciso di sfogarmi e di replicare ai tanti attacchi e insulti raccolti negli ultimi mesi. Qualcuno mi ha detto che rispondere agli incivili è tempo sprecato, ma i due post a tema (questo e – in parte – quello di mercoledì) mi sono serviti come utile valvola di sfogo.
Eppure il decalogo di oggi vuole essere soprattutto un modo per sdrammatizzare, tenetelo bene a mente. Anche perché, gira e rigira, magari noi stessi rientriamo spesso e volentieri in questi cliché, e nemmeno ce ne accorgiamo.
Riderci su, come sempre, è l’unico antidoto che funziona.
DIECI COMMENTATORI CHE NON VORRESTI SUL TUO BLOG
- Classifica semiseria del blogger stressato -
- Il venditore: ”Ciao! Sono un tuo fedelissimo lettore da anni! ***seguono complimenti a random*** Senti, visto che oramai conosco i tuoi gusti, potrebbe forse interessarti il mio libro/film/fumetto. Di solito lo vendo a 30 euro, ma a te posso fare un prezzo vantaggioso. Se poi magari riesci a parlare bene, mi faresti un favore!“
- Il poeta quasi estinto: “Ma come fai ad avere così tanti contatti? Perché i tuoi articoli vengono commentati e i miei no? Lo so di essere un depresso, di parlare di argomenti che interessano al massimo a 15 persone nell’intero Sistema Solare, eppure non capisco perché il tuo blog piace e il mio no!” PS: Probabilmente non si accorgono nemmeno dell’insulto sottointeso…
- Il complottista: “Ecco! Hai fatto il solito complimento gratuito a uno degli amici della Cricca! Siete tutti uguali, buoni a fare le prediche ma poi vi leccate il culo a vicenda!” Perché, sappiatelo, stimare una persona e parlarne bene è un reato gravissimo!
- L’infiltrato di basso livello: “Ciao, bello questo tuo post sugli zombie! Non c’entra granché, ma volevo segnalarti questo mio concorso di poesia dialettale, con iscrizione a solo 10 euro. Nella giuria ci sarà anche il famoso scrittore Teobaldo Scrotosanto, assoluta garanzia di serietà.” Sì, certo.
- Il distratto: Di solito si fa vivo alla fine di un lunghissimo post di cui ha letto si è no dieci parole. Esempio banale: pubblico una recensione dettagliata de Il Signore degli Anelli. Il distratto può comparire così: “Bello questo post sul fantasy. Fossi in te io parlerei in particolare del Signore degli Anelli“.
- Il comico: Pronto a ironizzare su qualunque cosa, sbagliando tempi e modi. E’ quello che dopo un lungo post commemorativo su Marthin Luther King può saltare fuori con un sagace commento del tipo “Sai come lo chiamavano in Africa? King Kong“.
- Il fan: “Sei un mito, sei bravissimo, sei il mio idolo. Tutti gli altri sono stronzi!“. All’inizio può anche far piacere, poi inquieta man mano sempre più. Soprattutto quando apre a sua volta un blog e emula stile, post, perfino espressioni tipiche del suo oggetto di venerazione.
- L’infiltrato di alto livello: “Bello questo tuo post. Mi piace il coraggio con cui ti schieri contro l’editore Tal dei Tali“. Nemmeno il tempo di inviare questo commento e l’infiltrato manda una mail a Tal dei Tali per avvertirlo che qualche imbecille parla male di lui. Se viene sgamato si trincerà dietro al classico “l’ho fatto per onestà“.
- Il bidello. Lui preferisce farsi chiamare con un nome altisonante, tipo Custode. E’ il tizio che lurka per mesi e salta fuori per attaccare in stile Pearl Harbor. Individua quella mezza giornata in cui non potete moderare i commenti e vi riversa addosso accuse, sarcasmo e – ovviamente – la sua infinità sagacia. Nel mentre parla male di voi in mezza blogosfera e fa uno sfoggio di nozioni scopiazzate da altri blogger (sense of wonder, show don’t tell, etc etc).
- Sheldon Cooper. E’ quello che se citate un prodotto elettronico di qualunque tipo si fa vivo per dirvi che, no, c’è il modello XDF878 che è migliore perché costa 0.30 centesimi in meno. E’ quello che vi dice che il trattino va usato lungo e non corto. E’ quello che conosce a memoria i titoli di tutti i libri steampunk dal 1890 a oggi. E’ quello che sa tradurre in Klingon le rune elfiche di Tolkien. E se tu sbagli a citare qualcosa, son cazzi amari.
- Menzione speciale per: L’ex blogger: Quello che torna di tanto in tanto per dirvi che lui “quelle cose lì” non le fa più e vive meglio. Ora si occupa di giardinaggio, elettrotecnica, origami, musica tibetana, ingegneria nucleare. Eh, sì: tutto – a suo dire – è meglio piuttosto che non star lì a perdere il tempo coi blog. Gli si potrebbe però chiedere perché sente il bisogno di ribadire a intervalli regolari questa sua incredibile svolta di vita. Ma lui non scrive più, quindi probabilmente sarebbe una domanda destinata a rimanere per sempre senza risposta.
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