dieci cose che danno sicurezza a un papà

Creato il 22 gennaio 2014 da Plus1gmt

Non è una colpa sentirsi inadeguati ogni tanto, vero? Qui è il punto dove dovreste pensare “no, non è affatto una colpa” e che qualunque cosa vi passerà per la testa, alla fine della lettura del presente post lo scriverete sotto nei commenti. “No, plus1gmt, non è una colpa”, fate pure control c control v. Questo se siete zelanti cultori del bene dei vostri figli come principale scopo della vita, molto più di cercare di fare gli scrittori, di trascorrere ore al video-poker, di assentarvi mezze giornate intere per sfogare frustrazioni professionali facendo decine di chilometri correndo in lungo e in largo per la periferia milanese, di fare armi e bagagli al sabato sera per andare a suonare cover di Zucchero con gente che ha vent’anni in meno di voi.

Se invece siete ragazzini e siete passati di qui attirati da parole chiave tipiche della vostra età che non riporto proprio per evitare che questo blog smetta di essere indicizzato, in caso di eccessiva ristrettezza dei controlli parentali dei vostri genitori, ma potete benissimo immaginare a quali zozzerie mi riferisca, qui sotto potete trovare un decalogo di accorgimenti che possono rendere felici genitori insicuri come il sottoscritto che, tutto sommato, fino ad ora gli è andata di lusso, per non dire di culo, ma con l’approssimarsi di stagioni tempestose, quelle che si verificano nelle famiglie popolate anche da figli in quell’età che va dai dieci ai quindici anni, inizia ad avere qualche dubbio sulla propria efficacia educativa. Ecco alcuni comportamenti di mia figlia che mi dicono che posso stare tranquillo, almeno ancora per un po’. Imitatela se volete rendere sereni mamma e papà:

  1. quando passo facendo finta di passare per caso alle sue spalle mentre è al computer e scopro che, anziché essere su Internet a cercare foto di Johnny Depp – che non è tanto per le foto di Johnny Depp ma per tutte quelle che malgrado le impostazioni di sicurezza di Google comunque compaiono nei risultati delle ricerche – scopro che sta scrivendo storielle o sperimentando le funzionalità di Word inserendo le foto delle vacanze
  2. quando entro in cameretta senza bussare facendo finta di essere entrato in cameretta senza bussare per errore non sapendo che lei è lì e sento che anziché ascoltare David Guetta o Kesha ha messo su un cd di Caparezza
  3. quando vado a prenderla all’uscita da scuola perché rientro prima dal lavoro e, dopo aver messo al corrente qualche amica mamma delle mie preoccupazioni circa i naturali turbamenti e il modo di rapportarsi in famiglia, a volte sopra le righe, temendo quindi che l’effetto sorpresa della mia presenza che la costringerà a cambiare i programmi del pomeriggio causerà una reazione negativa e invece, al suono della campanella, si stacca dalle amiche e mi corre incontro per abbracciarmi
  4. quando dimostra di aver capito matematica anche se, come papà, i pochi errori che compie sono di distrazione
  5. quando comprende aspetti nelle trame dei film o dei telefilm a cui i genitori arrivano solo almeno due o tre scene più tardi, rassicurando che in un futuro di demenza senile ci sarà comunque un punto fermo a ricordarmi le cose importanti
  6. quando leggo i suoi temi e mi rendo conto che avere insegnato ad amare la lettura dà i suoi frutti
  7. quando mi rimprovera per qualcosa che faccio e di cui mi ha già rimproverato in passato ma, nonostante ciò, ho perseverato nel comportamento poco adatto
  8. quando partecipa costruttivamente in fase di scelta di qualcosa
  9. quando non partecipa costruttivamente in fase di scelta di qualcosa o avanza mozioni inutili ai fini della decisione, in fondo chi stabilisce le cose sono ancora i genitori e i bambini è bene che dimostrino anche di essere ancora tali, quindi soggetti alla volontà ineluttabile dei genitori, in macro-questioni come la scelta delle vacanze o della futura scuola media
  10. quando mi fa stupisce con il senso dell’umorismo tipico di chi è a metà tra il bimbo e l’adolescente

Per concludere solo un’accortezza. Se pensate che sia facile doversi tarare non dico ogni giorno ma comunque almeno una volta a settimana su misure di grandezza sempre in evoluzione, come quelle che assumono i figli in questa fascia di età qui, sappiate che un po’ vi invidio e vi invito a dirmi qual è il segreto per prendere le cose con leggerezza. Anzi, potreste imitare i venditori di prodotti dietetici spazzatura, quelli che incontri in metro con le spille “Vuoi dimagrire? Chiedimi come” con uno slogan tipo “Vuoi coltivare il rispetto di tua figlia adolescente? Io ho un metodo certificato”.



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