Amo Parigi perchè mi ha sempre trasmesso sensazioni che da nessun’altra parte ho provato.
Amo Parigi perchè è magica, elegante e profumata, e perchè è la città di cui ognuno potrebbe scrivere la propria guida.
Amo Parigi per mille motivi, ma soprattutto per alcune cose che vanno fuori dal classico itinerario turistico e che, proprio per questo, hanno reso Parigi la mia Parigi.
Eccole dunque qui, le dieci cose da fare a Parigi… Chissà che, seguendo anche solo qualche mio consiglio, possiate provare anche voi le mie stesse emozioni.
1. Salire su Notre Dame al mattino presto e osservare tra un doccione e l’altro la città che si sveglia, esattamente come i gargoyles, ed immaginarsi che da un momento all’altro possa spuntare da una delle tante porticine anche il Gobbo.2. Perdersi tra i vicoli di Montmartre assaporando il profumo della crêpe che avete tra le mani (lasciatevi stupire dalla dolcezza di una semplice crêpe sucre) senza perdere nemmeno un dettaglio dei tipici negozietti che vi circondano e delle loro insegne. Place du Tertre è molto carina ma ormai troppo affollata e turistica, la magia la troverete oltre!
3. Prendere il sole seduti sulle sedie inclinate dei Jardin du Luxembourg. Non solo dieci minuti… regalatevi almeno qualche ora!
4. Salire sulla Tour de Montparnasse – e non sulla Tour Eiffel – per vedere la città dall’alto a 360 gradi (qualsiasi Parigino vi dirà che è il panorama migliore che si possa avere sulla città, proprio perchè esclude la vista della torre stessa!)
5. Fare colazione (sbizzarritevi in qualsiasi forma di croissant e, per gli amanti del caffè macchiato, café crème!) in uno dei café nell’Ile de Saint-Louis proprio all’angolo con il ponte che la collega all’Ile de la Cité. Meglio ancora se si tratta di una domenica primaverile per rimanere affascinati dai bravissimi artisti di strada!
6. Fermarsi davanti ad Amore e Psiche del Canova, al Louvre, posare la guida o i mille depliant che avete fra le mani e fissare gli sguardi dei due innamorati fino a sentirli propri.
7. Visitare il cimitero di Père Lachaise, sedersi su una panchina e concedersi
un’ora per sé, possibilmente da soli.8. Visitare il museo dell’Orangerie, voluto da Monet all’interno dei Jardin du Tuleries per poter offrire in questo modo a tutti i cittadini un momento in cui rilassarsi e sedersi in contemplazione della pace trasmessa dai suoi dipinti. Vi invita l’artista in persona, come rifiutare?
9. Salire all’ultimo piano del Museo d’Orsay, oltrepassare il bar e uscire sulla terrazza: nulla di che il posto, ma una vista sulla Senna, sul Louvre e sul Sacré Coeur così non potrete averla da nessun altro luogo!
10. Infilarsi a caso nei passages che si imboccano dai Grand Boulevards (meglio se poco affollati e soprattutto senza ristorantini turistici) e fermarvi ad ogni vetrina: troverete cose che da nessun’altra parte vi sarà possibile vedere!
Questi sono solamente consigli, ovviamente provenienti da una visione soggettiva e personale di una che a Parigi ha lasciato il cuore, quindi non posso assicurare la buona riuscita di una visita basata solo su questi dieci punti, anzi! Prendete la guida, leggetela, studiatela, inventatevi il vostro viaggio e poi, solo allora, inserite anche solo qualcuno di questi punti, chissà che poi non servano anche a voi a farvi innamorare?
Ma soprattutto, prima di andarvene, trovate il tempo per un’ultimo appuntamento con la città. Il luogo lo deciderete voi, meglio se un vecchio café con le sedie in ferro e l’atmosfera di casa. Ordinate un tè, tirate fuori dalla borsa un libro (se comprato a Parigi, di seconda mano, ancora meglio!), annusate l’odore delle pagine, guardatevi intorno, fissate nella mente immagini, odori e suoni che vi circondano, quindi concedetevi un’ora, un’ora soltanto, per voi e lui. Sarà un momento magico e, questo ve lo assicuro, non lo dimenticherete mai.
Buon viaggio allora.
E scrivetemi quando tornate: i racconti personali dei viaggi sono le storie più belle che si possano ascoltare!