Magazine Attualità

Dieci milioni di persone al mondo senza identità

Creato il 11 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Secondo le Nazioni Unite sono più di dieci milioni le persone al mondo che vivono senza patria

Ci sono diverse ragioni che portano un numero così alto di persone in questa situazione. Discriminazione e intolleranza sono le maggiori cause. Sono più di dieci milioni gli individui a cui vengono negati diritti fondamentali. Non si sta parlando di singoli casi, ma di intere comunità. E’ come un sesto della popolazione italiana.

Photo credit: lapopistelli via Foter.com / CC BY-ND

Photo credit: lapopistelli via Foter.com / CC BY-ND

Greg Constantine è un fotografo statunitense che ha viaggiato per dieci anni, documentando la realtà di famiglie apolidi in tutto il mondo. Nel 2015 ha pubblicato il suo libro, Nowhere People, una raccolta di immagini, poesie e canzoni tipiche delle culture di ogni comunità.

“Spesso non sono nemmeno rifugiate e non hanno mai attraversato la frontiera”

Così Constantine descrive la loro situazione. In molti casi sono persone che non possono lavorare legalmente o avere un conto in banca, né ricevere aiuti statali, perché, di fatto, non esistono a livello legale. Sono sprovvisti di documenti di identificazione ed è impossibile per loro viaggiare per cercare fortuna in un altro paese.

Il fotografo è stato spinto dalla perseveranza e dalla voglia di sopravvivenza di queste persone. Senza queste caratteristiche non avrebbe proseguito il progetto.

Il libro di Greg Constantine ha già riscosso la sua successo e acclamazione della critica. E’ stato accostato dal fotografo e photo editor di Mother Jones, Mark Murrmann, a In cammino di Sebastiao Salgado per la sua ampiezza descrittiva su rifugiati e migranti. L’obiettivo del progetto riporta anche al lavoro svolto da Ed Kashi, La maledizione dell’oro nero, sull’industria di petrolio in Nigeria.

S.C.

Fonte: Internazionale

Tags:#persone #human #patria #usa #asia #identità #rifugiati #mondo #cultura #opportunità #diritti #civili #comunità #internazionale

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog