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Diego Deadman Potron – Electro Voodoo

Creato il 12 dicembre 2014 da Iyezine @iyezine
Electro Voodoo non è un disco blues e definirlo tale sarebbe un delitto!!! Negli ultimi tempi pare che per recensire un artista completo, in grado di sintetizzare nella sua persona una band di quattro o cinque elementi (altrimenti detto one man band), sia obbligatorio marchiarlo a fuoco con l'appellativo di bluesman.Sicuramente il tormentato spirito di Robert Johnson aleggia su Diego Deadman Potron, ma se lo stesso abbia o meno stretto gli stessi patti con demoni o altre creature soprannaturali non ci è dato sapere. Blue Mud Bay è pura irruenza intrisa di rock, stoner e acque torbide del Delta del Mississipi che scorrono su una ritmica ossessiva, inondando l'intero album e impostando le basi necessarie per Bible & Pistols, brano con la struttura tipica del metal vecchia scuola, nonché degno di un coretto alla Mr Hetfield: "yeeh yeeaah"!! In Death come to my house e soprattutto in Demon in my ass, Potron spinge a fondo l'acceleratore del suo footstomp, per poi dar sfogo alla sua chitarra in fraseggi "fuzzati" sulla formosa Black Woman. Il viaggio continua attraverso I do my Voodoo e questa volta è la voce lo strumento in primo piano, avvolto in un fosco riverbero rischiarato solo dallo scintillio di spilloni ben assestati nei punti vitali del fantoccio di turno. Con Birthday cake i ritmi cominciano a dilatarsi per lasciare spazio al brano del congedo Drunking, termina il rituale e si sorseggia un single barrel godendosi le prime luci dell'alba seguente.Tracklist: 1. Blue Mud Bay 2. Bible & Pistols 3. Death come to my house 4. Demon in my ass 5. Black Woman 6. I do my Voodoo 7. Birthday cake 8. DrunkingLine-up: Diego Potron - One man bandDIEGO DEADMAN POTRON - Facebookhttp://youtu.be/uXwXEfrsG40" itemprop="reviewbody" />

Recensione

  • Etichetta: Ammonia Records
  • Anno: 2013
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Electro Voodoo non è un disco blues e definirlo tale sarebbe un delitto!!! Negli ultimi tempi pare che per recensire un artista completo, in grado di sintetizzare nella sua persona una band di quattro o cinque elementi (altrimenti detto one man band), sia obbligatorio marchiarlo a fuoco con l’appellativo di bluesman.

Sicuramente il tormentato spirito di Robert Johnson aleggia su Diego Deadman Potron, ma se lo stesso abbia o meno stretto gli stessi patti con demoni o altre creature soprannaturali non ci è dato sapere.
Blue Mud Bay è pura irruenza intrisa di rock, stoner e acque torbide del Delta del Mississipi che scorrono su una ritmica ossessiva, inondando l’intero album e impostando le basi necessarie per Bible & Pistols, brano con la struttura tipica del metal vecchia scuola, nonché degno di un coretto alla Mr Hetfield: “yeeh yeeaah”!!
In Death come to my house e soprattutto in Demon in my ass, Potron spinge a fondo l’acceleratore del suo footstomp, per poi dar sfogo alla sua chitarra in fraseggi “fuzzati” sulla formosa Black Woman.
Il viaggio continua attraverso I do my Voodoo e questa volta è la voce lo strumento in primo piano, avvolto in un fosco riverbero rischiarato solo dallo scintillio di spilloni ben assestati nei punti vitali del fantoccio di turno. Con Birthday cake i ritmi cominciano a dilatarsi per lasciare spazio al brano del congedo Drunking, termina il rituale e si sorseggia un single barrel godendosi le prime luci dell’alba seguente.

Tracklist:
1. Blue Mud Bay
2. Bible & Pistols
3. Death come to my house
4. Demon in my ass
5. Black Woman
6. I do my Voodoo
7. Birthday cake
8. Drunking

Line-up:
Diego Potron – One man band

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