Un viaggio fantastico tutto da vivere. Un continuo oscillare tra passato e presente, ricco di episodi inquietanti e di mistero. Questo è quanto troverete nel romanzo di Diego Magnano I custodi di Katane (Inkwell Edizioni, 2013). L'autore racconta le avventure vissute dall'aspirante archeologo Michele e dalla sua amica Anna in quella che è anche la sua città d'origine, Catania. Un luogo magico che sottrae alla vista dei comuni mortali antiche leggende legate ad un mondo ancora tutto da scoprire. Lo farà, nell'VIII secolo a.C., Agatos. Lui è un talentuoso architetto greco che sbarca su un'isola al tempo sconosciuta, la Sicilia. Nella terra che fu dei Ciclopi, insieme ad un gruppo di pionieri, fonderà la sua colonia. Magnano alterna dunque un passato che si rivela ai nostri occhi diverso da come solitamente lo immaginiamo ad un presente che è il nostro ma, allo stesso tempo, ci appare irreale ed ingegnosamente rivisitato.
Agatos e Michele sono due uomini che, pur vissuti in epoche distanti millenni, vengono accostati da qualcosa che va al di là del tempo e dello spazio. Entrambi hanno la passione per tutto ciò che è antico e che è stato lasciato in eredità da popoli lontani la cui memoria è andata perduta e che mai più si riaffacceranno in quella che siamo soliti chiamare Storia. È un po' come scoprire mondi distanti che furono e non torneranno mai più. Diego Magnano scrive il suo primo romanzo (nel 2014 la casa editrice Carthago ha pubblicato il suo secondo lavoro: L'ultimo Re di Sicilia) con un linguaggio curato e fluido allo stesso tempo, senza lasciare nulla al caso.
"Osservava il mare calmo infrangersi con leggerezza sulla costa di quella spettacolare terra, custode silente di ogni colore presente nel globo". La vicenda narrata ha inizio il 4 febbraio 2012 durante i festeggiamenti della Patrona di Catania, Sant'Agata. Celebrazioni dal forte fascino religioso e folcloristico che ogni anno allietano gli abitanti della città siciliana dal 3 al 5 febbraio. Michele durante la festa, ritenuta da tutti tra le più belle nel mondo, toccando le Candelore, ceri realizzati per onorare la Santa, viene investito da una sorta di illuminazione stregata ed ha la visione di uno spettro invisibile proveniente da un mondo parallelo al suo. L'autore non crea nessuna forzatura, non ci sono incongruenze nel racconto, e la stretta sintonia fra i due personaggi principali del racconto (Michele e Agatos) ci appare da subito alquanto naturale.
Michele, in alcune circostanze, sembra essere la reincarnazione di Agatos. O almeno è proprio questo ciò che lo scrittore sembra voler suggerire. "Era profumo di caffè tostato misto a quello di un altro profumo così familiare, ma che...". Ecco, il romanzo con questo alternarsi di scene del presente catapultate nel passato non perde quasi mai di mordente conducendo chi legge facilmente alla sua conclusione. Diego Magnano non vuole arruffianarsi nessuno, né critica, né pubblico. L'autore non appare mai pretenzioso, preferendo conquistare il suo pubblico in maniera naturale e avendo la giusta consapevolezza e tutto l'entusiasmo di chi sa di essere all'inizio di un percorso che oggi lo vede scrittore esordiente.
Infine, il testo, non banale per quanto riguarda l'accuratezza del dato storico, può considerarsi di interesse pubblico, soprattutto per coloro i quali si avvicinano agli studi classici e per chi vuole saperne di più sulla città di Catania.
Appuntamenti: Presso il complesso turistico Le Palme di Catania (Viale Kennedy, 63), dalle ore 17 di giorno 21 dicembre 2014, Fenomeno Animazione e Quaderni d'Arte organizzano "Aspettando il Natale".
Per l'occasione Diego Magnano presenterà entrambi i suoi libri: I custodi di Katane e L'ultimo Re di Sicilia (sarà presente anche la scrittrice Susanna Basile con il suo Omicidio alla Spadasanta edito da Carthago).