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Diego Ulissi tra Classiche e Grandi Giri

Creato il 09 ottobre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Abile in salita, capace sugli strappi, discreto in volata. Questa potrebbe essere una buona identikit per descrivere Diego Ulissi, 23enne talento del ciclismo italiano. Il corridore di Cecina ha concluso una buona stagione, in cui si è messo in mostra sia nelle corse a tappe, che nelle classiche.

Partendo dalle corse di un giorno, non si può che notare come l’alfiere della Lampre riesca ad esprimersi al meglio, per ora, nelle corse che non superano i 200km. A dimostrarlo, oltre che il nono posto alla Freccia Vallone, anche la seconda piazza, conquistata recentemente, alla Milano-Torino. Due classiche, dunque, dal profilo impegnativo e non di certo senza concorrenza. Se nella prima appare scontata la presenza della maggior parte dei migliori corridori al mondo, nella seconda è bene segnalare la vittoria di Alberto Contador e la partecipazione di big come Joaquim Rodriguez, Fredrik Kessiakoff e Vincenzo Nibali. Come detto il 23enne toscano fatica ancora quando i percorsi si allungano. Emblematico il caso del Mondiale di Valkenburg, quando Diego ha corsa da protagonista fino a 20km dal traguardo, rispondendo con apparente facilità agli attacchi degli avversari, ma senza riuscire a competere coi primi negli ultimi chilometri. La prossima stagione potrebbe già consegnarci un Ulissi più competitivo, sperando possa essere impiegato in Classiche adatte alle sue caratteristiche proprio come la Freccia Vallone o la Liegi-Bastogne-Liegi.

In contemporanea potrebbe continuare la crescita di Diego nelle corse a tappe. Non solo quelle brevi, ma anche corse di tre settimane come ad esempio il Giro d’Italia. Il 21esimo posto finale nella Corsa Rosa in questo 2012, durante la quale di fatto era gregario, testimonia come esista del materiale su cui lavorare. Prima di dare giudizi affrettati, bisognerebbe però vedere come risponde il corpo dell’atleta sotto pressione per 21 giorni consecutivi.

Nella prossima stagione sarebbe importante trovare un certa continuità di risultato anche in corse più impegnative sia dal punto di vista altimetrico che chilometrico. Non sarà importante, dato che Ulissi ha compiuto da poco 23 anni, trovare vittorie di prestigio, ma  vivere una Grande Classica da protagonista fino al termine, per capire cosa significa diventare un Numero Uno.

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foto: dailypeloton.com

 

OA | Gianluca Santo

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