Dieta Crocetta. La dieta ideale per il Paese

Cari amici, visto che sono appena finite le elezioni ed il nostro Paese è in un periodo critico, ho ritenuto parlare della dieta Crocetta.

La lotta agli sprechi è il cavallo di battaglia di Rosario Crocetta, Presidente della Regione Sicilia. Da quanto si è insediato Crocetta ha fatto di tutto mettere in pratica quella che già negli ambienti è conosciuta come Dieta Crocetta. La prima promessa elettorale del Presidente era di tagliare gli stipendi dei parlamentari e dei burocrati dell’Assemblea regionale siciliana. Assicurò che con questo avrebbe dato il via alla sua spending review. Il taglio delle indennità e dei benefit dei novanta deputati dell’assemblea regionale siciliana, era anche l’obiettivo dei quindici “Grillini” entrati a far parte dell’assemblea regionale che, in questa battaglia, hanno trovato in Crocetta un valido alleato. I rappresentanti del Movimento a Cinque Stelle, inoltre, propongono che la quota d’indennità parlamentare recuperata deve essere inserita in un apposito capitolo di bilancio da utilizzare per il microcredito alle imprese. Così è possibile dare un valido aiuto a molti giovani commercianti e artigiani che hanno difficoltà di accesso al sistema creditizio. Proposta che piace A Crocetta, tanto che la fa sua.

Nel frattempo che si lavora a questo progetto, la Dieta Crocetta continua a sortire i suoi effetti. E’ di questi giorni la notizia che il governatore siciliano ha fissato per i primi giorni di marzo l’azzeramento del sistema delle società partecipate, con dismissioni e accorpamenti. Via, dunque, i consigli di amministrazione e i costosi consulenti. Al grido di “Usciamo dalle partecipate: società mangiasoldi” Crocetta ha iniziato la sua crociata contro un sistema malato che ha contaminato tutto il sistema politico, che spesso ha legami con la malavita organizzata, un cancro che si potrà estirpare solo se si creano le condizioni per rilanciare l’occupazione.  E la Dieta Crocetta ha quest’obiettivo ben preciso: eliminare i privilegi, gli sprechi di una classe dirigente che ha portato allo sfascio la Sicilia per creare nuove opportunità di lavoro e distruggere Cosa Nostra.