Magazine Diete

Dieta vegana, dieta alcalina e cura dei tumori

Da Giulianoparpaglioni

Dieta vegana, dieta alcalina e cura dei tumori

La dieta vegana non cura il cancro.
Ci tenevo a mettere in chiaro la mia posizione già alla prima riga, in modo da non dare adito a fraintendimenti. Chi legge da un po' questo blog sa che sono assolutamente favorevole ad una scelta vegetariana o vegana in qualunque momento della vita, a patto che sia ben bilanciata. Sono anche socio della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, che si occupa di divulgare questo tipo di approccio alimentare in maniera scientificamente rigorosa e io stesso sono vegetariano. Recentemente è stata mandata in onda una puntata delle Iene in cui si è intervistato un paziente oncologico che, dopo aver fatto radioterapia e chemioterapia ha deciso di affidarsi alla dieta vegana, avendo come risultato la scomparsa del tumore. Nessuno dei medici interpellati nella puntata, in realtà, ha mai detto di smettere le cure ufficiali in favore del cambio di alimentazione, ma il risultato per molti è stato questo, al punto che cominciano ad arrivare chiamate di pazienti che chiedono di smettere le cure e sostituirle con una dieta.

Che sia chiaro: non è possibile sostituire una cura chemioterapica o radioterapica con un cambio di alimentazione.
Cerchiamo di capire un po' quali sono le evidenze scientifiche.
La dieta vegana è un approccio alimentare che fa a meno di tutti i prodotti di origine animale, quindi non ci si ciba di carne, pesce, uova, latte, formaggi, miele (a differenza delle dieta vegetariana che accetta i derivati animali). L'apporto proteico è garantito dalla varietà della dieta: cereali e legumi insieme danno un'abbondanza e una varietà di aminoacidi sufficiente per una buona salute, prodotti derivati da essi (tofu, tempeh, latte di soia...), i cereali integrali e gli pseudocereali (quinoa, amaranto, grano saraceno) facilitano le cose; i carboidrati non sono un problema essendo l'amido un componente preponderante del mondo vegetale; i grassi, anche essenziali, derivano da oli e frutta secca (in minor misura legumi); i minerali sono abbondanti nei prodotti integrali e nelle verdure; le vitamine sono frequenti, solo va integrata la B12.
L'American Dietetic Association si è espressa favorevolmente a un approccio vegano in qualunque età e condizione fisiologica a patto che sia ben bilanciato.
Esistono numerose evidenze scientifiche che dimostrano come una dieta di questo tipo apporti numerosi benefici, ad esempio:


L'ultimo link soprattutto è interessante nell'ottica di questo post. Le diete veg riducono l'insorgenza di cancro. Attenzione: questo non vuol dire che curano il cancro, ma che aiutano a prevenirlo! Non esiste alcuna prova scientifica che supporti l'idea che la dieta, una qualunque dieta, possa far guarire una persona malata di cancro senza l'aiuto di terapie efficaci. Lo stesso concetto è stato espresso molto bene dall'ospedale San Raffaele, co-protagonista involontario del servizio delle Iene (grassetti miei):

Milano, 06 marzo 2014 - L'IRCCS Ospedale San Raffaele, in riferimento al servizio "Alimentazione e malattie. La storia del tumore guarito di Antonio", in onda durante la trasmissione Le Iene (Italia 1, mercoledì 5 marzo), dichiara che nessuno studio in tal senso è in corso presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica. Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell'inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori.

La Direzione Sanitaria
IRCCS Ospedale San Raffaele

Gira voce che nei prossimi servizi dello stesso programma verrà intervistato un noto guru dell'alimentazione, che diffonde l'idea dell'igienismo, del crudismo, del fruttarianesimo e di concetti mai provati dati per veri. Si può dire che queste siano una sorta di derive dell'alimentazione vegana, spesso ancora più restrittive di essa e quindi impossibili da bilanciare. Uno dei concetti appena accennati nel servizio andato in onda ma che probabilmente verrà ripreso è quello della dieta alcalina. Si basa sull'idea corretta che il nostro organismo abbia molti sistemi per regolare il pH del sangue e lo mantenga quasi fisso (il valore standard è tra 7,35 e 7,45), ma che l'alimentazione possa influenzare questo pH e di conseguenza causare problemi.

È sicuramente vero che il pH può cambiare in caso di eventi morbosi (problemi respiratori o renali, diabete, intossicazioni), ma quando si parla di acidosi metabolica si sta parlando di una condizione grave, non di una condizione cronica prolungabile a lungo. Esistono moltissimi studi scientifici riguardanti il pH del sangue, la dieta alcalina e gli alimenti acidi e basici, ma in letteratura non sono riuscito a trovare un solo studio che soddisfacesse bene queste due condizioni:

  • lo studio dovrebbe darmi una definizione precisa di cosa intende per acidosi metabolica, con dei riferimenti di pH esatti;
  • lo studio dovrebbe dimostrarmi, almeno in bibliografia, il nesso causale tra l'abbassamento di pH (nei limiti definiti, come detto sopra) e l'insorgenza di una patologia, curabile attraverso l'innalzamento del pH tramite alimenti. Sottolineo, se ce ne fosse bisogno, che correlazione non implica causalità.

Il primo punto mi serve perché altrimenti si va a discutere di chetoacidosi diabetica o di problemi renali gravi, per i quali è ovvio che si debba ristabilire il pH del sangue, ma che nella stragrande maggioranza dei casi non riguardano la vita quotidiana delle persone. Il secondo punto mi serve per dimostrarmi l'effettiva utilità di una terapia di tipo alimentare volta al miglioramento del pH sanguigno. Soddisfatti questi due punti possiamo parlare di dieta alcalina e dei suoi benefici, fino ad allora tutto questo non ha senso.

Come dicevo però è pieno di articoli che mostrano i benefici di una dieta alcalina. Ma esattamente cos'è questa dieta? Ebbene, è una dieta basata su alimenti di tipo vegetale, verdure, frutti, cereali integrali, evitando o limitando gli alimenti di origine animale. Ehi, sembra quasi di parlare di una dieta vegana! E così il cerchio si chiude.

Abbiate cura di voi stessi, seguite una dieta equilibrata e il vostro organismo ne gioverà. Se poi volete chiamarla dieta alcalina fate pure, ma è una definizione che non ha nulla di scientificamente sensato.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :