di: Anonimo Pontino.
I corsari erano dei privati (spesso armatori) che ingaggiavano comandanti abili nella navigazione per perseguire propri interessi in condominio con quelli politici di una potenza che li forniva, appunto, di una “lettera di corsa”. Tale lettera li abilitava ad attaccare e saccheggiare navi di altre potenze sotto particolari condizioni (solitamente una guerra).
Le attività dei pirati e quelle dei corsari erano praticamente le stesse. Cambiavano solo le coperture politiche ufficiali. Diversi corsari finirono la loro carriera come pirati, a volte impiccati dagli stessi governi che li avevano ingaggiati. Di fatto i corsari potevano permettersi di fare quelle cose che uno Stato riteneva politicamente e/o economicamente imprudente fare.
L’ISIS, cioè lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Siria), è la forma più sofisticata di questa strategia corsara. Uno stato-non-stato che essendo per definizione un’entità terrorista ha il “diritto” di essere al di fuori di qualsiasi legalità. Esattamente come succedeva coi corsari di un tempo, sotto le mentite spoglie di “combattenti per la libertà” hanno smosso le fantasie romantiche di tanti ingenui sognatori.
È stato organizzato il caos in Medio Oriente creando il Califfato Islamico, cioè l’ultima versione di Al-Qaeda: un pretesto perfetto per riprendere i bombardamenti. Grande obiettivo: imporre il dollaro come moneta unica sul mercato del gas, la fonte energetica del XXI secolo, così come fu per il petrolio. Di qui la doppia offensiva in corso da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele: attacco simultaneo in Iraq, Siria, Libano e Palestina, e offensiva nell’Est Europa per separare Mosca dall’Ue, attraverso la crisi promossa in Ucraina, di cui i media non raccontano le reali proporzioni (entità dei combattimenti, vittime, presenza di militari Usa, mezzo milione di profughi già accolti da Mosca).
Nel caso dei terroristi ISIS si parla di crocifissioni di cristiani, decapitazione dei soldati nemici, esecuzioni sommarie di massa dei civili che non sono favorevoli al califfato, rapimenti di centinaia di bambini da usare come kamikaze o comunque da addestrare alla guerra santa, rapimenti di centinaia di donne che è bene non immaginare come saranno “impiegate”; gli stupri sono all’ordine del giorno, i terroristi ISIS hanno inaugurato la “Jihad del sesso”, Yihad Al-Nikah, “Guerra Santa del sesso”.
Il cosiddetto “califfo” dell’ISIL non si chiama Abu Bakr Al Baghdadi ma Shimon Elliott, e’ un ebreo ed e’ uno dei migliori agenti del Mossad israeliano. E’ quanto rivela il sito americano Veterans Today (http://www.veteranstoday.com/2014/08/04/french-report-isil-leader-mossad/ ) che spiega che l’agente Elliot e’ specializzato in spionaggio nel mondo arabo ed in guerra psicologica contro i musulmani.
Francamente non siamo in grado di verificare la attendibilità di questa notizia, che pure viene da fonte autorevole ed è stata ripresa da vari media, anche molto accreditati.
Va detto che comunque, a prescindere da chi possa muovere nell’ ombra le imprese criminali di chi sta perpetrando un bestiale genocidio di popolazione cristiana e a chi possa giovare il rischio tangibile di un terzo conflitto mondiale, le bestiali imprese del califfato islamico giammai avrebbero potuto divampare, come vediamo con orrore, senza il cruento entusiasmo di ampie fasce di adepti della religione islamica : c’è da interrogarsi sulle cause nella cecità occidentale che ha impedito di contrastare l’ avanzata dell’ islam nelle nostre civiltà : una religione incompatibile con ogni tipo di società civile, sia essa ad impronta laica che cristiana.
Senza il fanatismo sanguinario di tanti fedeli del profeta, le imprese bestiali dell’ ISIS non si sarebbero viste…. Né, del resto c’è da stupirsi della confidenza di questa gente con pratiche disumane come lo sgozzamento, praticato con una disinvoltura che fa orrore, quando non si vuole capire che questa gente ha fatto dello sgozzamento una sorte di arte religiosa praticata attraverso la macellazione rituale col coltello degli animali destinati all’ alimentazione…
Dietro ogni macelleria islamica che vediamo nelle nostre città ci sono norcini adusi al coltello quotidianamente e che dimostrano di non avere difficoltà alcuna, né remora morale, a passare dallo scannamento di un bue a quello di un cristiano. In nome di Allah…
Chiedersi chi può avere interesse dietro le quinte a scatenare questo inferno in terra è certo importante.
Vitale e necessario è però fermare subito la mano di questi assassini ( quanti sanno che la parola “ assassini” proviene dall’ islam e dal mondo arabo e da certe sue tradizioni di uccidere in preda alla droga – hasish : da cui assassini – che vediamo rinverdite dall’ ISIS ? ) con immediatezza. Prima che l’ inferno sia con noi.
Anonimo Pontino