Anche nell’ordinanza del Riesame i giudici rimarcano il sospetto che dietro il delitto vi sia un movente puramente economico: “ tra l’uxoricidio e la separazione la seconda scelta appare di gran lunga la più ragionevole, se non per scrupolo morale, quantomeno per un’analisi costi-benefici. Ma non si deve neppure trascurare che, in una situazione come quella del Parolisi, con uno stipendio da sottufficiale dell’esercito, la separazione dalla moglie casalinga, senza attività lavorativa e con una figlia piccola da mantenere, avrebbe comportato per lui una situazione economica difficile. Anche qui non si vuole certo affermare che la prospettiva di versare un assegno di mantenimento alla moglie costituisca da solo un valido incentivo all’uxoricidio: si vuole solo rilevare come anche tale prospettiva abbia influito nell’acuire lo stato di tensione interna del Parolisi, stato di tensione che sarebbe deflagrato nell’episodio delittuoso poi dallo stesso posto in essere, trovandosi in una situazione in cui non intravedeva una razionale via di uscita”.
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