Insomma.
Ho visto Rocky. Sì, alla fine l'ho visto. Mi sono rifiutata per anni di guardarlo, perchè la mia anima autolesionista e romantica non poteva concepire mica di perdere tempo con una roba di gente che si mena. Beh, mi sbagliavo. Ma pure parecchio. Rocky è il film da uomo più woman-friendly che ci sia. Ora, dire Rocky è dire tutto e niente, perchè di Rocky ne hanno sfornati ben 7, l'ultimo è CREED (adesso in sala, ma io, fossi in voi, non lo vedrei se non avete visto i precedenti 6 film, perchè si apprezza solo per una questione puramente affettiva) (mi fa ridere che fino a due mesi fa se mi parlavano di Rocky dicevo "VADE RETRO", e adesso mi atteggio a critica raffinata).
Quindi, dicevo, ho visto Rocky.
Rocky Balboa è un pugile di origini italiane che viene dalla strada. Si costruisce una vita dal niente, lottando con tutto se stesso per ottenere quello in cui crede e trovare il suo posto nel mondo. E lo trova alla fine, in alto oltretutto, ma non perdendo mai l'umiltà e mantenendo i piedi ben saldi a terra. Lui è il prototipo dell'eroe che ok, se vuole ti può spaccare la faccia in due senza tanti preamboli, ma è buono, tormentato, vive in un monolocale fatiscente, è innamorato della ragazza più timida ed invisibile del mondo, si allena in una palestra sgangherata della periferia malfamata di Philadelphia e fa un lavoro ai limiti della legalità. Una cosa, però, la sa fare, e anche molto bene. SA MENARE. Ma lui non mena per fare del male, per affermare la sua superiorità o per soldi. Mena perchè quello, per lui, è il senso del tutto. Lo sport, metafora della fatica, della conquista, della tenacia, del coraggio, del riscatto, del cuore. Il suo modo incazzato e diretto di dire alla vita "Mi prendo lo stesso quello che non mi hai dato", senza moderazione e mezzi termini. Insomma, alla fine conquista quello che vuole, pure la bruttina Adriana, che nel frattempo diventa bella. Perchè se
Quindi, potremmo concludere qui dicendo che Rocky vince nella vita, perchè ha il cuore grande e semplice. TSK. Vero, ma non basta. E quindi andiamo avanti.
Mi sono chiesta che cosa sarebbe stato di Rocky senza una donna come Adriana a fargli da spalla. La risposta? Non dico un niente, ma quasi. Perchè dietro un grande uomo, c'è sempre una grandissima, santissima, pazientissima e cazzutissima donna. Un (apparentemente) fragile essere che pur di stare dietro ad un uomo grande e grosso che ogni due per tre ti dice: "Voglio combattere di nuovo!", ovvero: "Voglio combattere di nuovo e quindi ti toccherà portarmi dal medico, spalmarmi il Lasonil, ricordarti di darmi gli antinfiammatori alle ore esatte, cambiarmi le bende e disinfettarmi le ferite, sorreggermi se devo andare al gabinetto, ma soprattutto, perdere dieci anni di vita ogni volta che il mio avversario mi coglierà in pieno sulla faccia", ecco, pur di star dietro a quell'uomo, lei rischia la cefalea cronica, l'asma, la psoriasi nervosa, la colite nervosa, l'orticaria, l'herpes simplex, l'eritema e tutte le manifestazioni psicosomatiche d'ansia che vorrei vedere voi. E se le cura pure da sola, lei.
Non possiamo negare che
Rocky sia un adorabile romanticone, nonchè sinceramente e fedelmente innamoratissimo di Adriana. E non possiamo non riconoscere che Adriana debba ringraziare lui se da brutto anatroccolo si è tramutata in un cigno....però cavolo, a costo di una vita spesa a fare i conti con un marito che un giorno c'è e il giorno dopo chissà, e per giunta è sempre gonfio e con gli occhi neri. Perchè la verità è che Rocky ci prova più di una volta a promettere ad Adriana che non combatterà più. Eppure, alla fine, la furia della scazzottata ricomincia a ribollire indomabile dentro di lui, che torna dalla sua bella con la coda tra le gambe e i guantoni già infilati a chiederle la benedizione per tornare ad essere se stesso, per tornare sul ring, "Solo un'altra volta, l'ultima, e poi vado in pensione...". Del resto come fai a negare a te stesso... di essere te stesso? E come fai tu, donna devota e innamorata, a negare a quell'uomo di annullarsi? E lei si incazza, perchè adesso c'ha pure un figlio da tirare su, ma alla fine capisce. Capisce che non può impedire a Rocky di vivere la sua vita, pure se il rischio è quello di restare vedova e tornare a fare l'assistente sociale al fratello ubriacone. Quindi sceglie lui, e si tiene l'eritema.Lei parla, parla, parla. Minaccia, urla, come tutte le donne, ma alla fine è fuffa. E infatti non lascia mai solo il suo Rocky, che in fondo se non ha il benestare di Adriana si sente un uomo a metà (e se posso permettermi, lo è). E se non avesse avuto un'Adriana disposta a trovarsi la morte in faccia tutte le volte che a lui prudono le mani, e farlo ragionare sulla vita di coppia, che essendo appunto di coppia presuppone l'interesse per la coppia stessa, probabilmente sarebbe rimasto un ragazzo di periferia senza un futuro, ma solo con due grossi bicipiti. Adriana ha rinunciato a se stessa, e si è immolata per sostenere un uomo che sfida la vita proprio perchè quella vita rischiava di atterrarlo per sempre. Adriana è la controparte indispensabile, la vera linfa vitale. Rocky non rinuncia, l'uomo non rinuncia mai per definizione, perchè L'UOMO HA DA ESSE UOMO, pare. Ma Adriana, cavolo, tu devi fare la donna. Per cui zitta e mosca, e stammi vicino.
E lei, lo fa.
(SPOILER IS COMING, se non lo avete visto e volete farlo, frenate la lettura qui).
Alla fine l'ulcera duodenale però ti viene, a furia di agitarti. Non si tratta mica solo di eritema. Secondo me Adriana muore perchè non gliela fa più. Perchè il suo corpo chiede tregua. Lui, invece, rimane. A fare ancora una volta i conti con la vita. Ma pure lui, a dire il vero, muore un po'.
Anche se i Rocky, in fondo, non muoiono mai. Ma sono le Adriane che decidono quando andarsene, e se ne vanno in un posto dove lo sport più violento è il golf. Tiè.
MLG