Piccole donne dalla grande forza. Erica Ghi e Giada Allera sono rispettivamente un’impiegata amministrativa di 22 anni e una studentessa all’ultimo anno di giurisprudenza di 23. Appassionate di arti marziali, hanno iniziato a praticare il Taj Jutsu sette anni fa e, dopo un lungo percorso di crescita personale, hanno conseguito la qualifica di istruttrici nella scuola Hiden Ryu della Polisportiva Jolly Vinovo.
“Nel corso degli anni, – ha spiegato Giada - abbiamo riscontrato la volontà di molte donne di voler praticare un’arte marziale, senza però avere il tempo sufficiente per un impegno costante. Quindi abbiamo semplificato il programma tecnico, focalizzato l’attenzione sulla sicurezza soprattutto a valle degli effetti positivi ottenuti durante la pratica del Taj Jutsu. Siamo pronte per trasmettere le nostre conoscenze ad altre donne con passione.”
Così è nato il corso di difesa personale rivolto esclusivamente alle donne di Torino e dintorni. La difesa personale può essere praticata da chiunque e non ha nulla a che vedere con l’addestramento a “mosse sleali” come calci nei genitali, dita negli occhi e morsi.
Sentirsi sicure per stare meglio. “Praticare un corso di difesa femminile è, innanzitutto, un modo per tenersi in forma, – ha continuato Giada - fare movimento e scaricare lo stress giornaliero. Durante le lezioni si svolgono esercizi aerobici, di tonificazione, rafforzamento muscolare. Le tecniche apprese sono semplici ed efficaci fini a percepire una maggiore sicurezza in sé stesse, infine vengono affrontati esercizi specifici per aumentare l’autostima, l’autocontrollo, la capacità di stare in gruppo e superare i propri limiti e le proprie paure.”
“I primi risultati arrivano dopo pochi mesi di pratica. La nostra aspirazione è quella di riuscire a creare un ambiente sereno, di fiducia e d’amicizia, adatto a sviluppare un forte spirito di gruppo tra le praticanti.”
Prevenzione e rispetto. Per acquisire sempre più fiducia nelle proprie capacità fisiche e nella propria forza mentale. Per raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio valore in ogni contesto della vita quotidiana e di relazione, dal lavoro alle mura di casa. Per promuovere la cultura del rispetto e per prevenire qualunque forma di violenza, fisica o morale, sulla donna.