Viviamo in un mondo birbone, dove vieni fottuto proprio nel momento in cui pensavi di poterti godere in totale sciallo una granita alla menta sul lungomare di Forte dei Marmi, o una piada crudo e squacquerone in Viale Ceccarini a Riccione.
È il destino a fregarci.
Spesso anche la gente.
Perché è importante, la gente.
Imparare a distinguere i fetenti dagli onesti è un’arte da affinare con l’esperienza e le mazzate.
E sebbene tutti, a seconda di casi, eventi, situazioni e opportunità possono trasformarsi in aguzzini e marchettari, è vero anche che è possibile ridurre le probabilità di accoltellamento nelle scapole applicando una serie di criteri selettivi: leggi “diagnosi precoce del pezzo di merda”.
Se spesso ci troviamo a fare affidamento sul nostro sesto senso – dovendo talvolta ammettere con onestà di saperne usare a malapena cinque – il mio consiglio di oggi è quello di diffidare apertamente delle donne che sostengono – e normalmente con un certo piccato fervore – di non masturbarsi (o, addirittura, di non averlo fatto mai): già sapete che queste non la raccontano giusta.
Sì, se il mio primo orgasmo non saprei ricordarlo (mentre ricordo benissimo quello di una mia amica che lo provò a cavallo, mentre galoppava di fronte a parenti e amici), riesco a ricordare alla perfezione gli empirismi successivi verso le vette dell’edonismo masturbatorio.
Se da adolescente fingevo di arrossire di fronte ai racconti delle gare dei maschi (tutti chiusi in una stanza a misurarselo e a gareggiare per l’eiaculazione più rapida o la spruzzo più lungo), da grande capisco che – pur avendo mancato questo gretto cameratismo di gruppo – diventa castrante per le femmine dover negare il semplice e puro piacere solitario, anche in un’età dove la bugia puzza di muffa trogloditica.
Diffidate delle donne che negano la dimestichezza con le loro dita, e la confidenza con il proprio clitoride, perché di cose buone ve ne verranno magari molte, ma di breve scadenza.
Se poi la frase a scusa è: “Ho sempre avuto maschi a disposizione, non ne ho mai avuto bisogno”, ancora peggio: decomposizione immediata del prodotto appena scartato.
E non dite che non vi avevo avvertito.
Magazine Per Lei
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