Magazine Lifestyle
Dig Awards, anche i giornalisti si affidano ai pitch
Creato il 02 febbraio 2016 da Trescic @loredanagenna
Tre giorni per far incontrare i giornalisti investigativi, mettere in contatto freelance e tv e premiare i migliori lavori. Dal 23 al 25 giugno 2016 torna a Riccione, con la seconda edizione, il DIG Festival: manifestazione dedicata a inchieste e reportage video.
Durante il festival si potrà partecipare a giornate di formazione per giornalisti (a breve il programma sul sito) e assistere alle selezioni e alle premiazioni dei Dig Awards. Il concorso premia i migliori lavori giornalistici in queste categorie: Investigative (inchieste video di massimo 90 minuti), Long reportage (video reportage di massimo 90 minuti), Short reportage (video reportage inferiori ai 26 minuti), Data (lavori di data journalism) e Digital (video reportage di massimo 12 minuti pensati e pubblicati unicamente per il web).
I premi oscillano tra i 1500 e i 2500 euro e ci si può candidare, con opere inedite o edite dopo il 15 giugno 2015, entro il 31 marzo qui. Esiste poi un’altra categoria, Focus on Italy, riservata a progetti di inchieste video in sviluppo e pre-produzione. Il tema, come suggerito dal titolo, deve riguardare l’Italia.
In questo caso si può candidare la propria idea entro il 16 maggio: gli autori dei dieci progetti selezionati saranno invitati a Riccione a presentare, in inglese, il piano di lavoro davanti alla giuria. Avranno sette minuti di tempo. Il pitch più convincente riceverà in premio 20mila euro, con cui poter iniziare la produzione dell’inchiesta.
La giuria dei Dig Awards è composta da 13 giornalisti di profilo internazionale, tra cui Gavin MacFadyen, Direttore del Centre for Investigative Journalism, Sarah Harrison di WikiLeaks, Juliana Rufus di AlJazeera e molti altri.
The post Dig Awards, anche i giornalisti si affidano ai pitch appeared first on Wired.