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"Digita come mangi" e il workshop di Padova Festival Vintage

Da Lacucinadiqb

Ora posso dirlo: Il dono dell'obiquità è la condizio sine qua non per poter vivere a 360° PADOVA FESTIVAL VINTAGE, tre giorni dedicati al fenomeno vintage analizzato in tutti i suoi aspetti, compresi quelli legati al cibo.
Questo era il tema del workshop "DIGITA COME MANGI" organizzato da Alessia Marchioro con il supporto di Glenda Spiller di Fairtrade: "Scrivi la parola “food” su google e appariranno circa 2.990.000.000 risultati in 0,28 secondi. Ora, dai numeri, spostiamo la nostra attenzione sul contenuto, ovvero il cibo, la nostra ricerca invece che essere facilitata, si complica. “Digita come mangi” analizza la realtà e azzarda ipotesi sul futuro, coinvolgendo gli esponenti più intriganti del paradigma “moda/food/online” della blogosfera italiana. Il vintage come chiave di lettura del cibo, rielaborato e rivalutato dai trends della moda e del design, senza perdere di vista l’ecosostenibilità, in una prospettiva tra origini e passato."


Roberta Deianna, autrice del bellissimo blog "Confessioni di una food stylist", Claudia Castaldi e Stefano Citi dell'incredibile "TourdeFork"Charlotte Garlaschelli dell'elegantissima "EssenTaste"e io, siamo stati invitati a parlarne secondo le nostre personali esperienze...
...e il concetto "cibo" è stato analizzato in molti dei suoi aspetti, secondo le indicazioni  anticipate da Alessia.
Ho iniziato la mia analisi dal fatto che ci siamo giocati il Paradiso Terrestre dando il morso ad una mela e, agli albori del terzo millennio, passando per le "mode culinarie" delle penne alla vodka e della virale panna onnipresente nei mitici anni '80 fino all'esperienza molecolare, sono arrivata ad una semplice conclusione: senza una piena consapevolezza del concetto di "cibo etico" non andremo da nessuna parte. Ci siamo già giocati il Paradiso, non ci manca molto per giocarci anche la Terra.
Ecco allora la presentazione di "Gente del Fud", intesa come una vera esperienza di "blogsourcing" che grazie ad una partecipazione allargata e "vera" intende promuovere le piccole realtà produttive locali. Queste, supportate adeguatamente con la nascita dei Presidi, delle Comunità del Cibo e in futuro di veri e propri Gruppi di Acquisto Solidale, possono divenire importantissime realtà economiche "buone, pulite e giuste" come Petrini e Slowfood sottolineano da oltre vent'anni.
I singoli interventi degli altri relatori, ne sono certa, saranno presenti nei singoli blog ma vi assicuro che sono stati assolutamente illuminanti circa una migliore comprensione del fenomemo "cibo", dentro e fuori la cucina.
E dopo i lavori, e prima di tuffarsi nella caleidoscopica realtà del Festival Vintage, uno spritz in compagnia per continuare a raccontarci e a condividere una grande passione!
Le immagini a supporto dell'intervento di Roberta sull'evoluzione estetica del cibo dalla Cucina Italiana degli anni '60 ai libri di Donna Hay.
Claudia e Stefano e il loro nuovo modo di vivere il cibo con l'esperienza delle "cene al buio"...
...e con la geniale apertura del primo "Forno Publico" a Milano, antico luogo di incontri, chiacchiere ed aggregazione.
Charlotte e la sua esperienza legata ad Essen Taste, l’unica testata online dedicata al gusto all’estetica e allo stile del cibo. 
Gli shopper Fairtrade prodotti con cotone equo e solidale
E l'intervento conclusivo di Glenda per Fairtrade, un marchio di garanzia e certificazione del commercio equo e solidale.
E ora ... tutti al Festival Vintage!
Questi due tipi vintage li conosco bene, soprattutto lo splendore a destra nella foto :) mentre l'autore di tutto il reportage è Roberto (in realtà le foto scattate sono più di 200), consorte paziente (e bravissimo)!
All'anno prossimo :)

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