Digressioni su Breaking Dawn: Movie and Book.
Da Glinda
E così, dopo attese interminabili, scatti proibiti che mostravano occhi rossi e pancioni tumefatti, sogni e speranze riposte nel pluri premiato regista Bill Condon e sogni sulla bella Isola Esme, il momento è arrivato. Il 16/11/11 Breaking Dawn parte uno è approdato nelle nostre sale, pronto a strappare lacrime, sorrisi, sospiri e batticuori.Sì sono una fan della saga di Stephanie Meyer, lo ammetto a testa alta. Ho amato Twilight, ho pianto con New Moon, ho sorriso con Eclipse e ho imprecato con Breaking Dawn.
L'ultimo della serie è stato infatti il romanzo che ho amato di più e di meno allo stesso tempo, per diversi motivi, prima di parlarvi del Film vi racconterò dunque della mia esperienza con il romanzo.Ho adorato tutte le scene della prima parte del libro, il matrimonio, il rapporto tra Edward e Bella, Charlie e l'addio struggente, la sensualità delicata e poetica, il sogno realizzato. Poi è arrivata la rivelazione del piccolo "imprevisto"e le cose per quanto mi riguarda sono precipitate.Le belle sensazioni si sono trasformate in rabbia e voglia di lanciare il romanzo tra le fiamme ardenti del camino; la felicità per Bella si è tramutata in un bisogno viscerale di scuoterla e strattonarla con vigore, magari urlando: <<Ma che ti prende? Non era Edward la tua stramaledetta ragione di vita? Come puoi sopportare la sua sofferenza aggrappandoti a una creatura che sta uccidendo te e il vostro dannatissimo amore?! Tutto il dolore di Jacob, la sofferenza dei Cullen, di Charlie, di Edward e la tua per rincorrere la relazione intorno a cui il tuo mondo girava si risolve in un folle suicidio? Io. Ti. Odio>>. I terribili sentimenti che provavo leggendo il dramma a cui la Meyer ha dato vita mi hanno straziata così tanto da spingermi a ricominciare il libro dal principio, per poter avere un'altra dose di amore e felicità. Certo la narrazione dal punto di vista di Jacob è stata una bellissima sorpresa, un vincente espediente per rendere meno insopportabile quello che altrimenti, visto dagli occhi di Bella, sarebbe stato un momento insopportabilmente doloroso. Non che io non apprezzi il dramma nei libri, anzi, ma quello che succede in Breaking Dawn mi ha davvero colta alla sprovvista, strappandomi al meraviglioso sogno d'amore e immortalità che avevo desiderato sin dalla prima pagina di Twilight. Durante la seconda lettura mi sono tuttavia lasciata rapire dalla spirale di eventi, affezionandomi alla creatura, alla nuova Bella irrazionale e sconsiderata e innamorandomi ancora di più di Edward, più umano e feroce che mai, e di Jacob, così disperatamente fedele. Poi be', la terza parte è stata stupenda e emozionante, divertente, avvincente, pericolosa. Almeno fino a quando tutta la preparazione e l'attesa si sono risolte il un fallimentare buco nell'acqua! Perchè rovinare un bel libro, se pur drammatico, con un finale che delude tutte le aspettative create dall'aurice stessa, pagina dopo pagina? Perché parlare di una lotta epica, radunare una quantità incredibile di vampiri, seminare panico e paura, ridurre il tutto a una bella stretta di mano? Non era meglio organizzare una partita a chi ride prima?Tuttavia, ho apprezzato la scena finale, che mi ha commossa fino al soffocamento con le mie stesse lacrime. Naturalmente si sente profumo di "sequel" già dalla rivelazione che riguarda Jacob e il suo Imprinting e la cosa non mi spiacerebbe affatto, perché il povero Jake lo meriterebbe davvero un seguito tutto per lui.
Ed ecco che arriviamo a Breaking Dawn The Movie, già virtualmente odiato per essere stato separato in due parti. Non era affatto necessario, anzi era un rischio inutile che sarebbe stato meglio non correre. Ho tremato alla sola idea che l'intero film sarebbe stato incentrato sulla drammatica vicenda che tanto mi ha fatto soffrire nel libro, mentre tutta "l'azione" sarebbe stata relegata al secondo film, in uscita nel 2012. Ma non potevo certo esimermi dal recarmi al cinema armata di fazzoletti, inalatore per l'asma, un anti-nausea e il mio fedele fidanzato. Cosa mi aspettavo? Una tragedia. Ammetto che ero convinta quasi al cento per cento che questo sarebbe stato il peggiore film della saga. Poi però la pellicola è partita e i miei dubbi si sono lentamente dissolti. Bill Condon è riuscito dove gli altri registi che hanno preso in mano la saga hanno fallito. Proprio come ha fatto il Mago di Oz con l'uomo di latta, Bill Condon ha dato a questo film un cuore che batte e freme e sanguina. In una parola Breaking Dawn è EMOZIONANTE. Non é un film in grado di concorrere agli Oscar né di sconvolgere positivamente degli intenditori cinematografici, ma finalmente è un film che rende giustizia alla bella storia scritta dalla Meyer e che sicuramente emoziona i veri fan della saga. Con l'esiguo materiale che aveva a disposizione, ovvero la metà più oscura e dolorosa di un romanzo che lesina in azione e abbonda in sentimenti, c'era da aspettarsi che il risultato sarebbe stato mediocre se non disastroso. Ma Bill Condon, sicuramente con impegno e dedizione, ha fatto molto di più. Ha trasformato in immagine ogni singola sensazione che la Meyer ha impresso su carta, dando voce al dolore, alla sofferenza, alla gioia più profonda come solo un bravo regista avrebbe potuto fare. Breaking Dawn è il trionfo dell'amore, della bellezza e dell'anima che l'autrice ha messo nello scrivere l'intera saga di Twilight. Splendida fotografia, bellissime locationMolto azzecchati i richiami a Twilight resi possibili grazie a Carter Burwell, curatore della colonna sonora del primo film e di quest'ultimo, che ha riproposto in Breakig Dawn alcuni brani molto amati come "Bella's Lullaby". Anche la recitazione dei protagonisti è di livello superiore ai film precedenti, più matura e convincente e adatta alla situazione drammatica in cui la storia si cala.Ho adorato il romanticismo e la dolcezza con cui, finalmente, sono stati dipinti Edward e Bella. La sensualità con cui il regista ha dipinto i bellissimi momenti di Isola Esme, l'ironia e la complicità palpabile tra i due e l'incantesimo che li lega indissolubilmente sono, descritti meravigliosamente. Vedere il bel sorriso di Edward, quello di cui la Meyer ci ha tanto parlato ma che nessun regista ha mai catturato, è stata un'emozione a cui mi sono arresa senza riserve. Divertenti i tentativi di seduzione di Bella su Isola Esme, come anche la loro partita a schacchi che ricrea la cover del libro di Breaking Dawn.E poi c'è Jake, il suo tormento, la sua rabbia, la sua determinazione. Il modo in cui è stato reso il branco mi ha soddisfatto e rapito: quasi fosse tutto frutto di ciò che io ho immaginato durante la lettura. Ma ciò che più mi ha colpito è stato il modo in cui Bill Condon ha affrontato l'intera questione della gravidanza: la parte che più temevo. Non saprei come descrivere le sensazioni che si sono susseguite in me in quei momenti, ma posso dirvi che la situazione è stata gestita molto bene. E' stato tutto incantevole e travolgente, bello e terribile assieme. Un insieme di immagini che con difficoltà si dimenticano, ma che soprattutto dipingono fedelmente con decisione e poesia, ciò che la Meyer ha scritto. Il distacco tra Edward e Bella, il dolore fisico e mentale di lei, le aspettative e lo strazio di coloro che la amano sono palpabili e commoventi e la colonna sonora alimenta il carico emotivo. Il finale mi ha rubato il cuore, il respiro, le lacrime. L'imprinting di Jacob è stato magico, inatteso, bello oltre ogni speranza. Così intenso e pregno di emozioni, così chiarificatore e avvincente. E' stato un susseguirsi di immagini che mi si sono entrate nel cuore, davvero disarmante. Bello anche l'estremo finale, quello che segna finalmente il nuovo inizio di Bella; il dolore interiore e la sua totale immobilità esteriore, "il fuoco" che la divora ha colto nel segno. Più oscuro, più maturo, qualitativamente superiore, Breaking Dawn è decisamente il miglior film della serie. Ora non posso che attendere con rabbia il 2012, imprecando contro coloro i quali hanno deciso di suddividere il film in due parti .
* * *E voi lo avete visto? Sarebbe bello se ci confrontassimo sulle nostre sensazioni riguardo al libro che riguardo al film.
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