Dimagrire facilmente grazie alla dieta metabolica

Creato il 29 maggio 2013 da Benesserestaff @benesserestaff
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Hai mai sentito parlare della dieta metabolica? Si tratta di un sistema di dimagrimento basato su un regime alimentare pensato dal dottor Mauro di Pasquale, esperto italo-canadese, che trae spunto dal principio della conversione di utilizzo di quelli che vengono chiamati substrati energetici. Secondo questa pratica dieta, in sostanza, l’efficienza metabolica dell’ossidazione messa in atto dai lipidi, che in ultima analisi determina il dimagrimento, muta a seconda delle consuetudini nutrizionali della persona.

In parole più semplici, secondo Di Pasquale se sei abituata a mangiare principalmente zuccheri brucerai soprattutto carboidrati; se sei abituata a consumare prevalentemente grassi, brucerai specialmente le riserve lipidiche (cioè trarrai la tua energia da quelle riserve). Secondo la dieta metabolica, gli enzimi cellulari sono sensibili e mutano a seconda delle concentrazioni dei due substrati nel sangue.

Come funziona?

Il sistema della dieta metabolica presuppone una divisione in due periodi: un primo periodo, detto periodo di valutazione, che dura al massimo due settimane, e che si propone lo scopo di individuare la quota massima di carboidrati di cui la persona ha bisogno; e un secondo periodo, detto periodo di dieta vera e propria, che non ha limiti di durata temporale e che è finalizzato alla trasformazione del metabolismo. Il periodo di valutazione, noto anche come fase di prova, dura quattordici giorni solo nel caso in cui si sviluppi in maniera corretta. Nello specifico, presuppone dodici giorni di scarico di carboidrati, cui segue un periodo di ricarica di zuccheri non superiore alle 48 ore. L’obiettivo, come dicevamo, è quello di capire quanti carboidrati sono richiesti nella dieta, cioè la grammatura minima sopportabile.

Come iniziare?

Il sistema di questo tipo di dieta prevede di iniziare con 30 grammi di zuccheri, che rappresentano la quota minima di carboidrati: nel caso in cui dovesse rivelarsi sufficiente, essa potrà essere mantenuta e proseguita anche durante la fase di dieta. Viceversa, nel caso in cui tale soglia minima dovesse rivelarsi insufficiente (con la comparsa di nevrosi, disturbi dell’umore, diminuzione dell’efficienza muscolare e altri sintomi dovuti alla deplezione glucidica), dovrai aumentarla in maniera graduale, di dieci grammi in dieci grammi, fino a quando raggiungerai il benessere psico-fisico che desideri. Conclusi i dodici giorni di scarico, è il momento della ricarica di zuccheri: essa non deve durare più di due giorni, e prevede che la quota glucidica venga reintegrata. E’ importante ribadire, comunque, che la fase di prova deve essere ripetuta fino a quando non si trova la frazione glucidica esatta.

Cosa succede al nostro corpo?

A questo punto, si può passare alla fase di dieta metabolica, a sua volta suddivisa in due periodi: un primo periodo di scarico, della durata di cinque giorni, con la quota glucidica corrispondente a quella che si è individuata in precedenza; e un secondo periodo di ricarica, della durata di due giorni. Secondo le indicazioni di Di Pasquale, nei giorni di scarico devi ripartire gli elementi nutrizionali in questo modo: 30 grammi di glucidi, proteine tra il 30 e il 50 % e lipidi tra il 50 e il 60 %.


Durante i giorni di ricarica, invece, gli elementi nutrizionali dovranno essere distribuiti così: glucidi tra il 35 e il 55 %, proteine tra il 15 e il 30 % e lipidi tra il 25 e il 40 %.

Le controindicazioni della dieta metabolica

Non devi dimenticare, comunque, che la dieta metabolica presenta alcuni aspetti controversi: in primo luogo, essa risulta una dieta chetogenica, iperlipidica, ipoglucidica e iperproteica, e di conseguenza può non essere adatta a tutte le persone. Proprio per questo motivo, è consigliabile sottoporsi, prima di iniziare questa dieta, a un’analisi generale ormonale ed ematochimica, per verificare l’eventuale stress cui l’organismo potrebbe essere sottoposto con questo regime alimentare.

Tale sistema nutritivo, inoltre, è povero di vitamine, di antiossidanti, di sali minerali, di fibre derivanti dai cereali, dalla frutta e dai legumi. In particolare, vengono a mancare vitamine come beta-carotene e acido ascorbico, minerali come magnesio e potassio, antiossidanti come i composti fenolici e molecole come i prebiotici. Se avvii la dieta metabolica, quindi, potrai dover ricorrere a integratori di fibre alimentari e multivitaminici, consigliamo quindi a tutti i lettori poco convinti di preferire magari la dieta del minestrone, o un alimentazione più salutare.

Dateci la vostra opinione sui commenti, per eventuali dubbi o proposte non esitate a contattacri..

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