Sarà mai ascoltato il Pd sul dimensionamento scolastico? Riuscirà la Regione a capire che non esistono solo elettori interessati ed eventualmente danarosi o bisognosi di ascolto, ma anche cittadini e soprattutto ragazzi e bambini che hanno un immenso bisogno e un infinito diritto a una scuola pubblica che funzioni? Finirà l’era delle imposizioni dall’alto, come se dal Pirellone si capisse la realtà di chi sta in basso e non viene mai ascoltato per anni e anni?
Quando le operazione di razionalizzazione sono calate dall’alto, seguendo il criterio della riduzione dei costi, ma senza tener sufficientemente conto della realtà su cui vanno ad incidere, le conseguenze sono quelle che vediamo nel caso del dimensionamento scolastico.
Questa è stata la valutazione del nostro gruppo nella Commissione politiche educative in cui è stata presentata la decisione della Giunta circa il dimensionamento degli Istituti scolastici , proposta su cui , tra l’altro, il Consiglio comunale non è chiamato a deliberare.
Non importa se poi l’effetto è quello di creare disagio e di destrutturare realtà consolidate e che funzionano , come lamentato dalla scuola Virgilio e da altre realtà scolastiche, si procede a cascata senza concedere la flessibilità necessaria per aggiustare il tiro in sede locale, questo almeno ci è stato rappresentato come indirizzo della Regione nei confronti dei Comuni.
Sono possibili soluzioni ponte o ipotesi meno impattanti ? Solo l’apertura di un tavolo con la Regione può darci la risposta . Il sindaco e l’Assessore verifichino questa possibilità che , in ogni caso, non si persegue con alcune note di accompagnamento ad una delibera, ma con iniziative precise di interlocuzione diretta con la Regione e con l’ apertura del confronto in sede politica.
I consiglieri comunali PD
Daniele Bonali
Maura Ruggeri