
La "Cenerentola" di Kenneth Branagh si rivela l'ennesima operazione inutile made in Hollywood (niente di soprendente, sia chiaro). Dietro all'opulenza dei costumi e delle scenografie, il vero problema del film è che pecca completamente di sguardo o personalità. Omologato, convenzionale e ancora più piatto del solito Branagh, con scelte di casting sbagliate (dalla protagonista stessa alla fata della sempre uguale - sempre diversa Helena Bonham Carter) e diversi abusi di computer graphica. "Cenerentola" risponde alla moda dark attraverso cui oggi si riesplorano le fiabe con l'eleganza kitsch di un'operetta precofenzionata, tra dialoghi infiocchettati e il mantra della gentilezza ripetuto fino alla sfinimento. Si lascia vedere e dimenticare in un'istante.





