Mi è tornato il ciclo.
Mi è tornato il ciclo e mi rode il culo. Per una serie di validissimi motivi.
- Primo perchè dopo anni di rosso io mi sarei pure un po' rotta le palle di questa routine che niente arriva mai a stravolgere (se dico niente intendo proprio niente, calma totale, piatta)
- Secondo perchè ci spero sempre un po', obviously, anche se so che le probabilità rasentano lo zero assoluto io sono pur sempre una donna, non sono una santa e perciò quel pizzico (vabbè un po' di più lo ammetto) di delusione e sconforto c'è sempre. Sob.
- Terzo perchè arriva sempre a rovinarmi il wikkend (e quando dico sempre intendo quasi tutti i mesi). E' allucinante.
- Quarto perchè volevo andarmi a fare una bella nuotata in piscina domani e invece non se ne parla proprio
- Quinto perchè sta cosa dei cicli corti è una condanna, non faccio in tempo a togliere l'assorbente e a godermi un po' di libertà che già cominciano i fastidi dell'ovulazione immediatamente seguiti a ruota dalla sindrome premestruale a cui inevitabilemente si sostituiscono i dolori mestruali.
Non so voi, ma io ne ho le palle piene di sta storia. Riflettevo oggi che in anni di fertilità (O_o) gli unici eventi eccezionali che posso annoverare come novità sono stati due e dico due ritardi di qualche giorno, rivelatisi poi un fake, ovviamente.
Dopo di che il nulla più totale.
Oggi mi gira storto, inutile negarlo, però ho letto un articolo (a proposito di Leggende metropolitane) che mi ha rinfrancato lo spirito e mi ha fatto anche sorridere, perchè in parte quello che c'è scritto io è una vita e mezzo che lo dico. L' ho trovato in questo blog che seguo regolarmente Legge 40 toccala creato da una coppia, che ha avuto il suo bambino grazie alla PMA, al fine di informare e sensibilizzare le persone sulle modifiche che sarebbe utile apportare alla Legge 40.
Ve ne droppo un estratto, così ci sorridiamo su insieme che fa tanto bene.
Lo stress non compromette la fecondazione artificiale
RASSICURAZIONE - Molte donne con problemi di fertilità sono convinte che il proprio stress emotivo sia una delle cause dell’incapacità di concepire naturalmente o con l’aiuto delle procedure di fecondazione assistita.
E in effetti quando non si riesce ad avere un figlio la frase che ci si sente più spesso dire da chi ci sta vicino è «rilassati e vedrai che resterai incinta». In realtà, fanno notare gli autori della rassegna, questo non è che uno dei tanti falsi miti che circondano il concepimento. «I dati che abbiamo raccolto dovrebbero rassicurare le donne che temono che il proprio stress emotivo, legato all’incapacità di concepire naturalmente o ad altri eventi negativi verificatesi in corso di trattamento, possano ridurre le possibilità di rimanere incinte» riferisce Jacky Bovin della School of Psycology della Cardiff University che ha guidato lo studio.
Ohooo finalmente qualche voce autorevole che la pensa come noi! Nonostante per noi sia un po' come la scoperta dell'acqua calda, pare che ci volessero degli scienziati per poterlo riconoscere come dato di fatto.
E allora ben venga, era ora che qualcuno si degnasse di dimostrare che l'ansia e lo stress non c'entrano un'emerita ceppa con gli insuccessi procreativi. Magari questo servirà (penso a tutti quegli ignoranti che girano a piede libero) a far capire che la pratica del "pensarci su" non funziona come anticoncezionale!
Avete mai sentito rispondere a una donna che chiede come fare per evitare una gravidanza:
- Fissati che vuoi rimanere incinta, pensaci ogni giorno e col caiser che ci rimani. Fidati che funziona! -
No, nessun sano di mente si sognerebbe di farlo! Questo perchè normalmente a suddette donne il savio di mente proporrebbe preservativi o pillola. Come minimo.
Allora spiegatemi voi perchè a una donna che NON RIESCE a rimanere incinta il presunto savio normalmente è solito consigliare (posto che qualcuna gli abbia chiesto un parere, ma in genere non è così che va, ormai lo sappiamo):
- Non ci devi pensare, rilassati e vedrai come ci rimani subito! -
Dov'è il collegamento? No perchè io non ce lo vedo proprio. Qual è il nesso logico, cosa cazzo c'entra me lo dite? Niente, perché se il pensarci su non ti evita sicuramente una gravidanza indesiderata, non vedo come sia possibile che il NON pensarci su te la garantisca.
Ecco, per fortuna che adesso lo dicono anche loro: i signori emeriti scienziati.
La mia segreta speranza è che se ne parli sempre di più, che l'informazione aumenti, che pian piano prenda corpo una cultura "altra"(quella che adesso scorre ancora in canali sotterranei e nascosti) che sia capace di dimostrare con fierezza e a gran voce che:
Le donne con problemi di infertilità non sono delle psicopatiche, nevrotiche fissate, affette da manie ossessivo-compulsive che non riescono a vedere o a pensare ad altro che a un figlio.
Non è il loro atteggiamento, il loro spirito, il loro approccio alla cosa che impedisce la fecondazione o l'attecchimento della vita nel loro grembo.
Non è colpa loro, non è che non sono capaci di rendere il loro utero un luogo ospitale, atto ad accogliere un figlio.
Non c'entra niente tutto questo, serve solo a caricarci di ulteriori responsabilità e sensi di colpa che ci costringono a nasconderci, a vergognarci a credere che abbiamo qualcosa di sbagliato, che ci rende diverse dalle altre, meno degne, meno capaci. Perchè se lo fossimo, se avessimo quella risorsa, quell'abilità in più allora saremmo già madri. Se fossimo serene, rilassate, calme e pazienti anche noi adesso avremmo il nostro bel pancino farcito.
Se davvero valesse la regola del merito, o delle doti zen credo che il mondo non sarebbe pieno di così tante storture e aberrazioni, credo che molti bambini non nascerebbero in altrettante famiglie incapaci di accoglerli, credo anche che la mia amica F. nevrotica, isterica, perennemente agitata e in ansia, non avrebbe due figli.
E allora basta con queste stronzate, non permettiamo che certi preconcetti agiscano su di noi, non facciamoli proprio entrare. Noi siamo donne intere, complete e imperfette, come qualunque altra donna.
Se non riusciamo ad avere figli questo non dipende certo da noi, dal nostro modus vivendi o pensandi, più probabilmente da qualche difettuccio di fabbrica, a ognuna il suo.
Non è perchè ci pensiamo troppo, non è perchè siamo stressate. Non è niente di tutto questo.
Perciò donne sapete che vi dico? Che è ora che ci rilassiamo...ma a modo nostro stavolta!
Buon wikkend!