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Dimmi un numero e ti leggeró chi sei

Creato il 13 luglio 2012 da Koalalondinese @farego

Dimmi un numero e ti leggeró chi sei

Sono cresciuta con e fra i libri.

Fin da quando ero piccola, mia madre mi ripeteva sempre che una persona senza cultura é nulla, non ha poteri.

La devi sempre curare, la devi sempre sviluppare ed accudire.

Io la guardavo e lei appena poteva mi regalava dei libri.

I miei primi libri erano profumati, avevano le pagine che sapevano di fragola e lampone, e dentro c’erano le storie di Zanna Bianca, della Piccola Lovely Sara, di Peter Pan … era lui che amavo di piú assieme a Zanna Bianca.

Credo sia stato il mio primo crush.

Casa mia era sempre piena di riviste e quotidiani, mia madre ama fare le parole crociate … passione che non é riuscita a passarmi!

Crescendo mi ricordo che la mia prima paghetta la spesi per un libro, boring direte voi, ma fu cosí!

Mi sentivo grande. Ero andata in libreria da sola e avevo comprato da sola un libro, con i miei primi soldini messi da parte.

Tornata a casa tutta eccitata dissi a mia madre che quei preziosi soldi, li avevo spesi in un libro.

Lei quasi si commosse.

Ehhh … gioventú di 20 anni fa, mica stavamo con la Play in mano, anche perché non esisteva.

Crescendo la mia collezione di libri é cresciuta in maniera esponenziale, e una volta domato la lingua inglese, ho cominciato a collezionare anche libri in lingua straniera.

I libri sono i miei compagni di viaggio, di rilassamento e di sfogo.

Grazie a mia madre e a loro, mi sono data alla scrittura e ho amato personaggi inesisenti, ma per me reali.

Ho viaggiato per mondi, lontani e misteriosi e ho avuto tanti amici e chiacchierate.

Vedi, io da piccola ero super timida!

Lo sono tutt’ora, ma da piccola … madre altro che riccio, altro che tartaruga nascosta nel suo guscio, o struzzo con la testa nella sabbia … ero tutte e tre gli animali messi assieme!

Quindi i libri capite, sono stati i miei compagni, o li amavo o rimanevo sola, e comunque quando “imponi” una cosa fin dalla tenera etá o la finisci per amare o odiare.

Io li ho amati, e li amo tutt’ora.

Li amo che siano nuovi o vecchi, li amo che siano rovinati e sottolineati, amo il loro odore, e passare ore in libreria seduta a leggere.

Che palle direte voi!

La sera me li porto a letto, come amanti, uno diverso dall’altro a seconda dell’umore – sí leggo contemporaneamente 2/3 titoli – e poi crollo sfinita su di loro.

L’altro giorno stavo cercando un libro, fra i meandri della mia mini biblioteca di Alessandria, e mia madre era presa a sistemare delle cose.

Dimmi un numero! – gli faccio di punto in bianco.

Lei spara un numero e mi fissa incuriosita.

Io prendo un libro a caso, lo apro alla pagina che mi ha detto, chiudo gli occhi scorro il dito lungo la pagina e mi fermo ad un punto a caso, e gli leggo la frase che ho casualmente scelto.

La frase che leggo é quella che piú si addice a te in questo momento – le dico.

Ed é stato cosí, casualmente cosí.

Amo questo gioco, che mi é venuto in mente per caso.. o forse l’ha invetato giá qualcun’altro che ne so!

Certe volte se sono giú o cerco una risposta, prendo un volume a caso  - mi piace pensare che siano loro a farsi scegliere – mi dico una pagina, apro, scorro il dito e leggo la frase.

Qualche volta mi illumina, altre mi ha fatto piangere, altre ancora ridere, e alcune non le ho capite o si sono capite dopo, oppure semplicemente sono cadute cosí come sono state trovate per caso.

Saró strana, ma amo questo passatempo.

Dovreste provarci

:)

 

Sir Koala ringrazia e saluta.

 


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