Dio ci vuole felici

Creato il 20 gennaio 2013 da Profrel
Non confondiamo la serietà con la tristezza. Essere seri, cioè vivere con responsabilità gli impegni della vita,come i cristiani dovrebbero fare per amore di Dio e del prossimo, non vuol dire rinunciare alla felicità. Troppe volte si confonde la felicità con lo stordimento, il disimpegno, l'essere "fuori di testa". Ma la felicità non è questo. I cristiani non sono chiamati ad essere tristi, ma a vivere in pienezza la propria vita.
Sentite cosa dice il Vangelo: siamo a una festa di nozze e viene a mancare il vino.
Se ci manca qualcosa, non ci sentiamo felici.
Gesù, sollecitato dalla madre, riempirà le anfore di vino (di acqua trasformata in vino) e la festa potrà proseguire. L'episodio in questione è quello delle nozze di Cana.
 Vi lascio le parole di Ermes Ronchi che commentano il Vangelo di oggi (Avvenire del 17/01/2013):  «E viene a mancare il vino». Il vino, in tutta la Bibbia, è il simbolo dell’amore felice tra uomo e donna, tra uomo e Dio. Felice e sempre minac­ciato. Simbolo della fede e dell’entusiasmo, della crea­tività, della passione che vengono a mancare. Non hanno più vino, espe­rienza che tutti abbiamo fat­to, quando stanchezza e ri­petizione prendono il so­pravvento. Quando ci assal­gono mille dubbi, quando gli amori sono senza gioia e le case senza festa. Ma ecco il punto di svolta del racconto. Maria, la madre attenta, sa­piente della sapienza del Magnificat (sa che Dio ha sa­zia gli affamati di vita), indi­ca la strada: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Il femminile capace di unire il dire e il fare! Fate il suo Van­gelo, rendetelo gesto e corpo, sangue e carne. E si riempi­ranno le anfore vuote del cuore, si trasformerà la vita, da vuota a piena, da spenta a felice. Più Vangelo è uguale a più vita. Più Dio equivale a più io. 
A lungo abbiamo pensato che al divertimento Dio pre­ferisse il sacrificio, al gioco la gravità, e abbiamo ricoper­to il Vangelo con un velo di tristezza. Invece a Cana ci sorprende un Dio che gode della gioia degli uomini e se ne prende cura.
 «Dobbiamo trovare Dio precisamente nella nostra vita e nel bene che ci dà. Trovarlo dentro la nostra felicità terrena »(Bonhoeffer).



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