30.11.1986
Antonio Porta, Rosa che ride, da Tutte le poesie, Garzanti, Milano 2009Già: «dio con la minuscola è amore, non offesa», è togliere al nome dio il suo essere nome proprio (di persona, di animale, di cosa) per restituirlo alla famiglia dei nomi comuni (di persona, di animale, di cosa); dio con la minuscola è disperderlo nel mondo, disappropriarlo, disseminarlo, sbriciolarlo, farne polvere. Il corpo di dio sparisce, si sfa (come il gelo del cuore); ogni credente è costretto a cercare un nome più appropriato al suo oggetto di fede. Cosa improba ribattezzare dio. In un suo vecchio spettacolo¹ Benigni lo chiamò Guido. «Guido c'è» suggeriva di scrivere sui cartelloni pubblicitari. Guido, io vorrei che tu e Lapo e io... fossimo capaci di dare un nome nuovo a dio... il grande Assente... forse è per questo che a chiamarlo non risponde più all'appello.
¹Non riesco a trovare il video specifico; comunque quello segnalato è divertente e sempre sui nomi.