Negli ultimi giorni sono tornati agli altari della cronaca gli alimenti contaminati dalla diossina. La tossina, resa famosa dai casi di mozzarelle di bufala campana contaminate qualche anno fa, torna a far parlare di se in Germania, dove sono state riscontrate quantità eccessive di diossina in diverse partite di uova. Inoltre, nelle ultime ore, è giunta la notizia che anche diverse partite di carne di maiale presentano un tasso di diossina pari al doppio del limite quantitativo consentito dalla legge.
In Germania, al momento, sono stati chiusi 4.700 allevamenti di polli e suini, certificate ben 527 tonnellate di mangime inquinato. Uova contaminate sarebbero inoltre state esportate in Regno Unito e Olanda, per essere usate per la produzione industriale di altri alimenti, che sarebbero tuttavia già stati ritirati dal mercato.
Per i consumatori italiani, il nostro consiglio è, come sempre, quello di guardare le etichette per accertare la provenienza del prodotto. Nel caso delle uova fresche non vi sono particolari problemi, avendo per legge un sistema di tracciabilità collaudato e chiaro. Il problema sorge invece nei prodotti industriali che contengono uova, generalmente di terza scelta (categoria B), delle quali non si può conoscere la provenienza. Il consiglio è di evitare questi alimenti, quantomeno quelli prodotti in Germania, almeno fino a quando non verrà fatta chiarezza sulla vicenda e non ci sarà rischio di imbattersi in cibi prodotti con partite di uova contaminate.
Per la carne di maiale, invece, il discorso è più complicato, non essendoci un metodo di tracciatura ben chiaro. Il consiglio, in questo caso, è di assicurarsi di comprare carne proveniente da animali nati, allevati e macellati in Italia. Occhio anche ai salumi, poichè la maggior parte di essi, tranne quelli muniti di certificazioni DOP o IGP, sono prodotti con carne di animali allevati all’estero e poi spacciati per prodotti italiani in quanto macellati e lavorati nel nostro territorio.
Inoltre è bene evitare tutti quei prodotti, come i wurstel, gli hamburger, gli insaccati, ecc.. che contengono carne suina di cui non viene specificata la provenienza.
Ovviamente queste precauzioni non valgono in caso di uova o carni provenienti da allevamenti biologici, che restano la scelta migliore, anche se economicamente dispendiosa.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare l’approfondimento sulla produzione delle uova.