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Diossina, leggi diverse tra Europa e Usa. Una dichiarazione del ricercatore Montanari sull’accumulo della sostanza cancerogena nel corpo umano

Creato il 12 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Di tutt’altro avviso il ricercatore e studioso di nanopatologie Stefano Montanari. «Il limite tollerabile dall’essere umano sulle diossine è di 0 picogrammi: tradotto, non può tollerare diossine, come sostiene tutta la letteratura scientifica, ma non le leggi – spiega Montanari – L’Unione Europea infatti prevede che un uomo di 80 kg possa sopportare 160 picogrammi al giorno di diossina, la legislazione Usa sostiene che lo stesso uomo di 80 kg possa tollerare al massimo 0,48 picogrammi. Un’altra cosa di cui non si tiene conto: le diossine d’interesse ecologico sono un po’ più di una settantina. Si accumulano sia nel terreno, sia negli organismi animali, si accumulano nel sangue, in alcuni organi come nel fegato e nei grassi e, all’interno dell’organismo, le diossine si degradano e diventano qualcosa di meno tossico, in una fase chiamata tempo di dimezzamento. Nell’organismo umano, a seconda dell’organo in cui la diossina si è fermata il tempo di dimezzamento va dai 5 ai 12 anni, ma se si continua ad immettere diossina nell’organismo ne si elimina meno di quella che entra. Nel terreno il tempo di dimezzamento supera i 100 anni. Dalle analisi commissionate dal comitato emergono 30 tipi diversi di diossina, uno per riga…un bel cocktail… la settima ha addirittura 29,4 di picogrammi grammo. Ovvio, poi che non vi sia niente nell’acqua: sono sostanze molto poco solubili…».

Questa dichiarazione di Stefano Montanari è uscita su La Gazzetta di Modena in settembre.

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Le analisi oltretutto costano, a tal punto che il regolamento europeo sulle emissioni di diossina pone un limite alle analisi a causa dei costi, poiché i tipi di simil-diossina sono troppo numerosi. In che guaio ci vogliamo cacciare a basso prezzo?

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