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[Diritto] Premessa indispensabile

Creato il 15 ottobre 2012 da Spaceoddity
[Diritto] Anni fa, per ragioni che non ricordo, mi è nata una passione (che prima non sarebbe stata contemplata) per alcuni aspetti del diritto, al punto che stavo considerando seriamente la possibilità di prendermi la seconda laurea in Giurisprudenza (seconda laurea che, per altro, è anche un lusso sul piano economico, senza contare che tra lavoro e altro, mancano il tempo e l'attitudine di un ventenne per un corso di studi regolare). Ho letto perciò alcuni libri, principalmente diritto costituzionale e filosofia del diritto, più altri affini, naturalmente consentanei alla mia sensibilità e ai miei studi (ai quali non potrei mai rinunciare). Ora sono troppo "vecchio" per imbarcarmi in una cosa del genere (né credo che reggerei discipline come diritto amministrativo o commerciale e altre dove si discute di ambienti burocratici a me estranei, quando non invisi). D'altra parte, ho maturato un certo interesse per ciò che, tecnicamente, si chiamano le procedure... forse, visto che il dottorato, che poi ho preferito inspiegabilmente all'idea di allora, ha avuto solo l'effetto di alienarmi da qualsiasi ipotesi di metodo e di qualità dello studio.
[Diritto] Premessa indispensabilePerò, forse proprio in conseguenza di quei dannatissimi tre anni, ho potuto comprendere meglio quali sono gli aspetti che mi affascinano incredibilmente nello studio del diritto (e non nella pratica, che non mi interessava allora e men che meno mi interessa ora). Riassumendo, direi che il primo e più importante consiste nell'analisi minuta, nella lucidità, nei distinguo dei casi, delle occorrenze, in nome di principi più alti (per esempio, il cosiddetto "voto di Atena") e storicamente determinati (e determinanti). Quindi, la capacità quasi religiosa di costruire tassonomie di casi possibili, la contemplazione del reale secondo occorrenze - fattispecie - alle quali si attribuisce rilevanza particolare rispetto ad altre (e ovviamente un "letterato" come me non può non fantasticare sul significato di certe sottolineature della vita a danno di altre). Infine, il diritto offre "soluzioni" che non ambiscono mai a essere "la verità", ma a dirla, costituiscono la risposta umana, spesso farraginosa, spesso inverosimile, ma sempre umanissima, una risposta aperta che lascia spazio all'ulteriore indagine anche quando per ventura si avvicina il più possibile a come si sono svolti i fatti.
Inutile dire che tutto ciò ha un peso perché riguarda l'agire umano nella sua dimensione sociale. Non sotto la veste, pure in teoria a me molto cara, della psicologia o della sociologia (letture a me sostanzialmente estranee), quanto nella distanza tra le intenzioni e i fatti, lo spazio dove l'uomo è sovrano e artefice perlopiù inconsapevole. Mi attira la concretezza e la ricaduta immediata di una costruzione in sé astratta e, in apparenza, fredda, ma in realtà ricca di storia e di vita. Va da sé che in questa sezione non ci saranno recensioni, ammesso che quelle di film e libri che leggo si possano chiamare tali: la mia ingenuità di fondo nel campo è tale da non consentirmi mature visioni d'insieme. Questi post sono e devono essere considerati appunti di lettura, che magari ai miei lettori abituali non interessano (e in effetti non hanno nessun merito), ma consentono a me di tenere sempre sotto mano, ovunque sia, le mie note di lettura, e di guardarle in prospettiva con il resto della mia attività e dei miei interessi.

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