C’è un sindaco che osa fare il sindaco: Stefania Bonaldi si oppone allo sfratto del C.R.E., che svolge attività a favore dei disabile, e riapre la trattativa con la Regione, che del centro ha la proprietà. Non è la prima volta che un sindaco discute anziché mettersi sull’attenti, ma vale la pena di ricordarlo: si può tutelare la propria città con i metodi più normali. Qualcuno ha dimenticato, in provincia di Cremona, che con la Regione si può anche provare a discutere, invece di obbedire fulmineamente. In un contesto turbato da stravaganze amministrative cui da tempo ci tocca assistere, la semplicità di Crema stupisce. Un incontro è previsto per la settimana prossima. Segue il comunicato pervenuto dal Comune.
0.000000 0.000000Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha inviato oggi una comunicazione alle Direzioni Generali Agricoltura e Patrimonio di Regione Lombardia in merito all’annunciato sfratto del Centro di Riabilitazione Equestre sito dall’area “Stalloni” dal 1° gennaio 2013. Nella lettera il sindaco ha precisato che il C.R.E. “rappresenta un patrimonio per la nostra Città ed un presidio di grandissimo valore sociale, dal momento che svolge attività a beneficio di soggetti diversamente abili, in un contesto di grande pregio, facilmente accessibile, tradizionalmente deputato anche a questo tipo di offerta”. Ha inoltre riaffermato “a nome della nostra Comunità l’esigenza di mantenere il C.R.E. presso la struttura degli Stalloni, quale che sia il futuro assetto della
medesima, appunto per l’imprescindibile valore sociale del Centro” precisando che “a tale scopo, in quanto amministrazione appena insediata abbiamo già fissato una serie di incontri con Regione Lombardia e con Infrastrutture Lombarde per studiare e definire possibili scenari per una destinazione condivisa di tutto il plesso, oggi di proprietà di Regione Lombardia, salvaguardando la vocazione sociale del medesimo, ma anche una prospettiva di sicura sostenibilità economica”.
A conclusione in Sindaco ha quindi chiesto formalmente “di volere soprassedere rispetto al recesso intimato al C.R.E.”.
Crema, 14 giugno 2012