Disagi nei collegamenti. L’Amministrazione denuncia l’interruzione del pubblico servizio

Creato il 12 marzo 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Il Centro studi Paolo Borsellino insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per promuovere e mettere in atto prassi di memoria operante. 

L’accordo è frutto di un protocollo d’intesa siglato a Roma fra il MIUR, Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione e il neonato Centro studi, ricerche e documentazione Paolo Borsellino di Palermo che avvia di fatto una collaborazione sul fronte della formazione in tema di legalità e cittadinanza.

Una tappa fondamentale per il Centro studi inaugurato a Palermo lo scorso gennaio che mette il sigillo su una collaborazione finalizzata a sostenere tutti i progetti che - all'interno della scuola e in collaborazione con essa -promuovono la formazione del cittadino e la conoscenza dei principi e dei valori della costituzione, a realizzare percorsi di formazione per le scuole di ogni ordine che abbiano quali obiettivi la diffusione della cultura delle regole, della cura delle Istituzioni democratiche e della promozione dei valori della democrazia. L’accordo prevede la progettazione e il monitoraggio di percorsi formativi, l’organizzazione di eventi culturali, che concordati con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, o in autonomia dalle singole sedi scolastiche sulla base di progetti educativi elaborati autonomamente dalle singole Istituzioni scolastiche.

“Avvalendosi della preziosa collaborazione del MIUR, in direzione di obiettivi ampiamente condivisi e così sottoscritti, il centro studi potrà offrire alle istituzioni scolastiche un servizio che contribuisca ad esaltare il ruolo insostituibile assolto dall’istruzione e dalla formazione culturale, per la continua messa a punto di una società autenticamente democratica”, ha detto la presidente del centro Maria Tomarchio.
Il Centro studi Paolo Borsellino costituitosi il 6 ottobre 2011 si ispira agli insegnamenti del giudice Borsellino ovvero “coltivare nelle nuove generazioni i valori della legalità, della memoria operante, del dialogo tra culture diverse”, che individuava nei luoghi educativi e d’istruzione un fattore strategico di crescita civica e culturale della società.

“Sono felice che il Centro studi intitolato a mio fratello Paolo possa avvalersi della prestigiosa collaborazione del Ministero dell’Istruzione. - ha detto Rita Borsellino – L’obiettivo del Centro che il Ministero ha sposato è mantenere viva e proseguire l'opera di Paolo che ha speso gran parte del suo impegno nel dialogo con insegnanti ed alunni delle scuole di ogni ordine e grado per diffondere il rispetto delle regole e la conoscenza dei valori della legalità democratica”. 


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