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E' arrivata ad un clamoroso epilogo la disputa tra Skype ed il Ministero dello sviluppo economico.
Sono stati infatti disattivati tutti i numeri assegnati ad Eutelia, un operatore italiano, fornitore diretto di Skype.
Il cuore della questione, nata in estate, è da ricercarsi nella normativa italiana. Questa prevede che è possibile utilizzare un numero solo ed esclusivamente all'interno del distretto geografico al quale è assegnato (06 per Roma, ecc).
Naturalmente questa normativa è figlia di un'epoca diversa, nella quale esistevano soltanto i vecchi analogici telefoni fissi.
Con l'avvento delle nuove tecnologie, ed in particolare del Voip, tutto questo risulta essere un tantino arretrato.
Skype non chiedeva all'utente di rispettare suddetta norma e da questo è nata la diatriba. Il Ministero dello sviluppo economico (competente in materia) ha intimato la società di adeguare i suoi numeri ma questo non è successo.
Il risultato è un disastro. Innumerevoli utenti si son visti disattivare il proprio numero e da un paio di giorni gli è impossibile effettuare e riceve chiamate. La conseguenza più grave è per le aziende che utilizzano Skype per lavoro e per mettersi in contatto con la clientela o con i fornitori. Forse gli uomini del Ministero dovevano pensarci ancora un secondo prima di arrecare questi danni un pò ovunque nel paese.
Nel frattempo Skype è corsa ai ripari, ha preso accordi con altri fornitori, scaricando Eutelia. Questo però non risolve il problema della numerazione. Infatti i numeri disattivati sono tornati disponibili e potrebbero essere già stati assegnati ad altri utenti. Risulta quindi altamente improbabile che ci si veda restituito il proprio precedente numero.
Insomma, l'Italia si conferma ancora una volta una jungla giuridica nella quale si fa fatica a fare impresa senza incappare in problemi del genere.