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Discarica abusiva a Caulonia. Arrivano le condanne

Creato il 03 novembre 2013 da Makinsud
Discarica abusiva a Caulonia. Arrivano le condanne

lÈ arrivata la sentenza da parte della  sezione penale del tribunale di Locri che ha condannato a un anno di carcere e a 14 mila euro di multa, Commisso Giuseppe e Ilario Ammendolia. Il reato è quello di discarica abusiva.
Entrambi i condannati sono stati invece assolti, perché il fatto non costituisce reato, dall’abuso d’ufficio e dal traffico illecito di rifiuti.
I fatti risalgono al 2011, quando  militari scoprirono un’area demaniale di circa 5 mila metri quadrati in cui erano stipati rifiuti solidi urbani e speciali, pericolosi e non, accumulati su diversi strati e ripetutamente smaltiti da parte di mezzi in uso presso il Comune di Caulonia, che ne aveva disposto il deposito temporaneo con una ordinanza sindacale.
Il tutto, però, secondo i carabinieri che sequestrarono l’area, senza le autorizzazioni delle autorità competenti.

Un avvenimento che provocò un certo disagio nell’opinione pubblica, visto che Caulonia era sempre stata considerata un’oasi felice dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti, rispetto agli altri paesi limitrofi.
Per la vicenda, allora, furono deferiti a giudizio Amendolia Ilario, ex sindaco della cittadina ionica, e Commisso Giuseppe, ex dirigente dell’area tecnica comunale.
Secondo le indagini degli inquirenti, i sacchetti contenenti la spazzatura del comprensorio venivano depositati nel sito, per essere poi compattati al suolo con un ruspa e, successivamente, ricoperti di sabbia.
In prossimità di tale discarica, poi, era presente anche un pascolo di animali appartenenti a un caseificio che immetteva i propri prodotti nel mercato senza alcun problema mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Tutto il materiale che riguardava le investigazioni fu inoltrato alla Direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Durante lo svolgimento del processo, il pm Salvatore Cosentino ha sostenuto più volte che i due imputati avessero  risolto l’emergenza rifiuti versando gli stessi in un sito non autorizzato. Il tutto per mantenere il consenso elettorale per Ammendolia, mentre per Commisso il vantaggio si sarebbe concretizzato in un avanzamento di carriera.
Intanto le parti convenute in giudizio attendono le motivazioni della sentenza, che verranno esplicate tra 90 giorni.


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