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Discarica d’amianto, Formigoni rinviato a giudizio ma la Provincia è contro l’annullamento degli atti amministrativi

Creato il 27 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’azienda agroalimentare Lameri ha presentato ricorso al consiglio di Stato per ottenere ciò che il Tar di Brescia ha negato, ovvero l’annullamento degli atti amministrativi che hanno permesso la concessione della discarica d’amianto a Cavenord. Atti che per il Tar non sarebbero in contraddizione con le informazioni degli enti preposti alle verifiche ambientali, come l’Arpa e il settore Ambiente della Provincia di Cremona.

L’ordinanza del Tar ha respinto la richiesta di annullamento perché gli uffici regionali, in sintesi, avevano ricevuto dati apparentemente corretti, tuttavia viziati dagli episodi di corruzione per i quali sono rinviati a giudizio l’ex presidente della Regione Roberto, Nicoli Cristiani, ex presidente del consiglio regionale, l’imprenditore Pierluca Locatelli (Cavenord) e altri ancora.

L’autorizzazione ambientale integrata era stata emessa a favore di Cavernor in conferenza dei servizi regionale, con il consenso dell’amministrazione provinciale di Cremona, che non ha votato no ma astenuto e quindi sì. A nulla è valsa la precisazione dell’assessore Pinotti che aveva fatto mettere a verbale che “l’astensione non va considerata come un consenso”. Le norme al contrario prevedono proprio che l’astensione sia da considerare come un consenso.

E l’amministrazione provinciale insiste. La delibera di giunta del 20 marzo, precedente i rinvii a giudizio, ribadisce la posizione che finora ha tenuto la Provincia e lo stesso presidente Salini per quanto si dichiarasse “preoccupato” ma senza mai dire no, anzi avanzando nelle verifiche e nell’iter che ha condotto all’autorizzazione di un progetto impossibile. La discarica d’amianto infatti sarebbe stata eseguita su falda affiorante, in località Retorto, a Cappella Cantone, a circa 600 metri di distanza dal gruppo Lameri. A quattro km sorge la sede di una cooperativa lattiero-casearia importante e prestigiosa come la Latteria Soresina.

La ditta Lameri vuole che quegli atti amministrativi, autorizzazione compresa, vengano cancellati. E Salini è ancora contro.

Questo però non significa che la discarica d’amianto si potrebbe un giorno realizzare. Non si può. Il procuratore di Brescia dott. Salamone in conferenza stampa spiegò che i rilievi dell’Arpa erano risultati favorevoli a Cavenord solo perché alcuni agricoltori della zona erano stati corrotti e non avevano irrigato prima dei rilievi. Ecco perché sembrava che ci potessero essere due metri tra la discarica e la falda acquifera. Non era vero e non lo sarà mai.

Per leggere la delibera di giunta cliccare qui sotto

ricorso Lameri Provincia contro


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