Così il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha commentato il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica: “Il discorso del Presidente della Repubblica Napolitano quest’anno è stato più vuoto che mai, senza anima, senza cuore e senza alcuna assunzione di responsabilità, anzi con un improprio auto elogio finale. Un compitino fatto di parole vuote e di circostanza. Il Presidente si è rammaricato della mancanza di una nuova legge elettorale. Ma perchè non ha fatto il suo dovere mettendo il Parlamento di fronte alle sue responsabilità? Per dare così una risposta a quel milione e duecentomila cittadini che hanno firmato per ripristinare una legge elettorale che avrebbe permesso loro di scegliere chi mandare in Parlamento e chi mandare a casa. In questi anni non ha mai sollecitato le Camere per la risoluzione di quello scandalo che si chiama conflitto di interessi. In quest’ultimo anno non è mai intervenuto facendo passare in cavalleria le oltre cinquanta fiducie chieste dal Governo che pure aveva sulla carta una massiccia maggioranza. Il presidente Napolitano ha raccontato il dramma del Paese senza rendersi conto che l’Italia è in queste condizioni per colpa di tutte le istituzioni. Con la scusa della crisi, sono stati tolti i soldi ai cittadini e allo Stato ma sono stati dati alle banche. E questa è la verità che viene nascosta. Le famiglie si sono impoverite, i nostri giovani sono a spasso, i lavoratori - additati spesso nelle loro rappresentanze sindacali come i più conservatori - sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. A niente è servito riempire le piazze di tutta Italia per gridare il malcontento generale del Paese e denunciare le ingiustizie sociali. Le istituzioni sono rimaste sorde a tutto questo. Al contrario di quanto è accaduto, invece, alle caste e agli ordini professionali, a cui è bastato solo alzare un dito per respingere qualunque ipotesi di riforma che potesse sfiorarli. I conti sono pesati solo sulle spalle dei poveri cristi, della gente onesta, dei giovani precari e delle famiglie. La ricetta dei professori era sbagliata e la via d’uscita percorsa finora era inadeguata. Serve un segnale forte contro queste politiche inique. E non possiamo accettare che, come accadde nel feudalesimo, si chieda l'obolo ai servi della gleba, mentre si mantengono intatti i privilegi, i patrimoni, i soldi della Casta e dei corrotti. Auspichiamo, perciò, che il nuovo anno apra un nuovo corso, porti nuovi protagonisti e permetta ai cittadini di mandar via quanti hanno distrutto lo stato sociale”.
Magazine Attualità
Così il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha commentato il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica: “Il discorso del Presidente della Repubblica Napolitano quest’anno è stato più vuoto che mai, senza anima, senza cuore e senza alcuna assunzione di responsabilità, anzi con un improprio auto elogio finale. Un compitino fatto di parole vuote e di circostanza. Il Presidente si è rammaricato della mancanza di una nuova legge elettorale. Ma perchè non ha fatto il suo dovere mettendo il Parlamento di fronte alle sue responsabilità? Per dare così una risposta a quel milione e duecentomila cittadini che hanno firmato per ripristinare una legge elettorale che avrebbe permesso loro di scegliere chi mandare in Parlamento e chi mandare a casa. In questi anni non ha mai sollecitato le Camere per la risoluzione di quello scandalo che si chiama conflitto di interessi. In quest’ultimo anno non è mai intervenuto facendo passare in cavalleria le oltre cinquanta fiducie chieste dal Governo che pure aveva sulla carta una massiccia maggioranza. Il presidente Napolitano ha raccontato il dramma del Paese senza rendersi conto che l’Italia è in queste condizioni per colpa di tutte le istituzioni. Con la scusa della crisi, sono stati tolti i soldi ai cittadini e allo Stato ma sono stati dati alle banche. E questa è la verità che viene nascosta. Le famiglie si sono impoverite, i nostri giovani sono a spasso, i lavoratori - additati spesso nelle loro rappresentanze sindacali come i più conservatori - sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. A niente è servito riempire le piazze di tutta Italia per gridare il malcontento generale del Paese e denunciare le ingiustizie sociali. Le istituzioni sono rimaste sorde a tutto questo. Al contrario di quanto è accaduto, invece, alle caste e agli ordini professionali, a cui è bastato solo alzare un dito per respingere qualunque ipotesi di riforma che potesse sfiorarli. I conti sono pesati solo sulle spalle dei poveri cristi, della gente onesta, dei giovani precari e delle famiglie. La ricetta dei professori era sbagliata e la via d’uscita percorsa finora era inadeguata. Serve un segnale forte contro queste politiche inique. E non possiamo accettare che, come accadde nel feudalesimo, si chieda l'obolo ai servi della gleba, mentre si mantengono intatti i privilegi, i patrimoni, i soldi della Casta e dei corrotti. Auspichiamo, perciò, che il nuovo anno apra un nuovo corso, porti nuovi protagonisti e permetta ai cittadini di mandar via quanti hanno distrutto lo stato sociale”.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Da stasera in onda su Sky Atlantic “1992″, la serie tv che racconterà di Mani...
Andrà in onda su Sky Atlantic, a partire da questa sera (due episodi ogni martedì in prime time per cinque settimane) 1992, la serie tv, tra fiction e... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Storia della TV: 1992
Il nuovo capitolo della ‘Storia della TV’ arriva ad un anno cruciale. Per la Storia del nostro Paese, per il panorama televisivo ed anche per il sottoscritto. M... Leggere il seguito
Da Candidonews
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La sfortuna di essere figli di
Vi ricordate quando la Fornero dall'alto del suo ministero bacchettava i giovani italiani dicendo che dovevano smetterla di stare attaccati alle gonne della... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
La Tangentopoli di Sky e Umberto Eco
1992-2015: sono stati necessari ventitré anni affinché Mani Pulite e Tangentopoli sprigionassero il loro fascino e potere narrativo. Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - 17-24 ottobre 2014
www.lombardia5stelle.it Non vedi correttamente questa mail? Clicca qui. 17-24 Ottobre 2014 IN QUESTO NUMERO • Partiti per la tangente: il video • I... Leggere il seguito
Da Alloraquando
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Recensioni: Bettino Craxi, ‘Io parlo, e continuerò a parlare’ – Mondadori (2014)
a cura di Giacomo Dolzani Io parlo, e continuerò a parlare è una raccolta di alcuni scritti, curati e commentati da Andrea Spiri, redatti da Bettino Craxi... Leggere il seguito
Da Giacomo Dolzani
POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ



