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Discriminazione territoriale: lo Stadio Etico.

Creato il 09 ottobre 2013 da Mauro @2tredici
Una volta c'era lo Stato Etico. Adesso c'è chi vorrebbe lo Stadio Etico. In entrambi i casi, una sciocchezza. Chi pretende di educare (e non soltanto sanzionare, quando è necessario) un popolo o un gruppo di persone inculcando loro i geni del bene (presunto) e del giusto (presunto), nasconde intenti autoritari e, spesso, anche tartufeschi.Gli stadi sono lo specchio della società. Perchè mai, mentre la società è popolata da personaggi altamente discutibili, gli stadi dovrebbero essere popolati soltanto da (almeno in apparenza) gentiluomini che parlano un linguaggio forbito, che non insultano gli avversari, che cantano esclusivamente la canzone dei Puffi?E' evidente che si tratta di una missione impossibile. Il solito italico ed ottuso eccesso di zelo, messo in atto, per compiacere la dilagante melassa del politicamente corretto, da persone zelanti, animate da buone intenzioni ma dotate di scarsa intelligenza.

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