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Rugby: The Times attacca ancora gli azzurri

Creato il 16 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Continua la polemica del quotidiano inglese The Times riguardo la permanenza nel Sei Nazioni della Federazione Italiana di Rugby. Sabato, prima della partita Inghilterra-Italia, le pagine del giornale londinese titolavano "L'Italia merita il Sei Nazioni?". Dopo il match, vinto dagli inglesi 47-17, il giornalista del Times Owen Slot ha rincarato la dose.

Slot ha preferito dare la colpa agli inglesi, che a suo parere non si sono impegnati fino in fondo, piuttosto che ammettere la dignitosa prestazione dell' Italia. Anche il Telegraph non le manda a dire alla FIR, giudicando l' Italia come una compagine "davvero molto modesta". Anche Sir Clive Woodward, CT dell' Inghilterra campione del mondo 2003, mette becco nella polemica. Prima della partita prevedeva una vittoria del XV della Rosa " con almeno 50 punti di scarto" - cosa evidentemente non avvenuta - ora propone un sistema di spareggio tra l'ultima squadra della prima fascia e la prima della seconda. Woodward, dopo sole due partite, dà per certo che il cucchiaio di legno (il riconoscimento per chi arriva ultimo al Sei Nazioni) andrà ancora all' Italia. Vedremo presto se gli azzurri riusciranno a dimostrare a Woodward e Slot che si stanno sbagliando. Dopo le prime due partite, indubbiamente le più difficili, contro l' Irlanda campione in carica e l' Inghilterra, che non siamo mai riusciti a battere, affrontiamo la Scozia ad Edimburgo e poi a Roma troveremo prima la Francia e poi il Galles.

È davvero una missione impossibile per l' Italia evitare il cucchiaio di legno? È necessario sfatare il mito della Nazionale che non vince mai, dei 15 anni di continue sconfitte che il Times e a ruota gli altri quotidiani inglesi vogliono affibbiarci.

L'ITALIA NEL SEI NAZIONI

Partiamo dall'inizio. L' Italia entra nel Sei Nazioni dopo la vittoria del 1997 a Grenoble contro la Francia, fresca vincitrice - con Grande Slam - del Cinque Nazioni. Gli azzurri si impongono 32-40, umiliando i galletti. Dopo questa roboante vittoria si aprono le pratiche per la nascita del Sei Nazioni, che comincia nel 2000. Il 5 febbraio di quell'anno, nel match inaugurale del nuovo formato del torneo, gli azzurri affrontano la Scozia, campione in carica. Con una meta di Giampiero De Carli e trascinata dai calci dell'apertura Diego Dominguez, l' Italia al Flaminio si impone 34-20. Nelle altre partite l' Italia riesce a tener testa soltanto alla Francia, ma le perde tutte. Gli azzurri concludono la loro prima edizione all'ultimo posto a pari merito con la Scozia, che è quinta solo per differenza punti. Nell'edizione 2001 l' Italia le perde tutte, ma con Francia, Scozia e Galles il divario è risicato. Dopo un 2002 da dimenticare, il 15 febbraio dell'anno seguente gli azzurri si impongono in casa con il Galles per 30-22, relegando i dragoni all'ultimo posto. Anche nel 2004 gli azzurri non sono ultimi: battendo la Scozia 20-14 al Flaminio sono i gli highlanders a rimanere senza punti in classifica. L'anno successivo l' Italia non vinse nessuna partita, e questo portò all'esonero del ct Kirwan, sostituito da Pierre Berbizier. Nel 2006 l' Italia arrivò nuovamente ultima, ma con un risultato utile: per la prima volta nel Sei Nazioni, al Millennium Stadium di Cardiff si assisté ad un pareggio: tra azzurri e gallesi finì 18 pari. Il 2007 fu forse l'anno più brillante per gli italiani: arrivò la prima vittoria esterna, per 17-37 sul Murrayfield di Edimburgo, con tre mete azzurre nei primi 7 minuti, e subito dopo al Flaminio una partita mozzafiato portò alla vittoria con il Galles con soli tre punti di scarto. L' Italia per la prima volta arrivò quarta, con la possibilità matematica di vincere il torneo fino all'ultima giornata. Dopo il Mondiale il ct Berbizier venne sostituito dal sudafricano Nick Mallett.

Nel 2008 la Scozia arriva al Flaminio e finisce 23-20 per gli azzurri. Non basta per evitare il cucchiaio di legno, dovuto anche in questa occasione alla miglior differenza punti degli scozzesi. Anche l' Italia sfiora l'impresa con l' Inghilterra, ma la vittoria sfumò per soli 4 punti. L'anno seguente l' Italia fallisce il proseguo della striscia positiva innescata nei tre anni precedenti e chiude senza punti. I ragazzi di Mallett nel 2010 sono di nuovo ultimi, nonostante l'ennesima vittoria sulla Scozia per 16-12. L'anno dopo, in seguito a una sconfitta di misura con l' Irlanda per 11-13, in cui l' Italia conduceva fino a tre minuti dal termine, arriva la vittoria sulla Francia, 22-21 al Flaminio e gli azzurri mettono in bacheca per la prima volta il Trofeo Garibaldi, assegnato alla vincente tra le due compagini continentali. Purtroppo però, non basta per evitare il sesto posto. Dopo il Mondiale la FIR cambia CT, Mallett se ne va ed arriva un altro francese, l'attuale allenatore Jacques Brunel.

Nel 2012 l' Italia sfiora il successo sull' Inghilterra all' Olimpico, spegnendosi nel secondo tempo: i punti di distacco sono solo 4. Arriva all'ultima giornata la "solita" vittoria sulla Scozia per 13-6, che relega i cardi all'ultimo posto. L'anno seguente va ancora meglio: gli azzurri vincono la prima e l'ultima, battendo la Francia 23-18 e l' Irlanda 22-15, in entrambi i casi all' Olimpico. L' Italia è quarta, a pari punti con la Scozia terza.

Quella con l' Irlanda del 2013 è l'ultima vittoria azzurra, finora, nella competizione. Nel 2014 un drop all'ultimo minuto ha ribaltato il risultato di Italia- Scozia, finita 20-21.

Ricapitolando, dal 2000 ad oggi l' Italia è riuscita a battere una volta l' Irlanda, due la Francia e il Galles, con cui ha anche ottenuto un pareggio. Se la Nazionale non è mai riuscita ad imporsi sull' Inghilterra, è da dire che la sfida con la Scozia è quella meno scontata: gli azzurri sono riusciti a vincerla ben sei volte. Il bilancio complessivo è, ad oggi, di 11 vittorie, un pareggio e 65 sconfitte. Pesante, ma nemmeno troppo, per i novellini del torneo.
Il prossimo appuntamento con il Sei Nazioni è il 28 febbraio, quando l' Italia sarà in trasferta a Murrayfield proprio contro la Scozia. Se gli azzurri dovessero bissare il clamoroso successo esterno del 2007, forse le polemiche del Times e il sogno di introdurre lo spareggio con la migliore nazionale di seconda fascia gli si ritorcerebbero contro, con l' Italia quinta e la Scozia col cucchiaio di legno a giocarsi lo spareggio con la Georgia: non sarebbe poi così improbabile. Sarebbe curioso vedere se Slot e il Times fossero altrettanto aspri con i cugini scozzesi, dotati di una squadra dalla grande tradizione ma da tempo inferiore alle altre, ne è la prova che il fatto che sia l'unica del torneo, assieme all' Italia, a non averlo ancora vinto nel suo nuovo formato e ad essere a secco di punti nell'edizione 2015.

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