Disidrosi: cos’è e come si cura

Creato il 10 settembre 2013 da Carlet

Si chiama disidrosi una particolare forma di eczema che può colpire le persone di qualsiasi età, anche se sembra riscontrarsi di più nella fascia di popolazione tra i venti ed i quarant’anni. La disidrosi può interessare sia le mani che i piedi e si manifesta attraverso la comparsa di alcune vescicole.

Tali vescicole, contenenti al loro interno del liquido, provocano un intenso prurito. Dopo circa tre settimane queste bolle tendono poi a seccarsi, originando delle fessure piuttosto dolorose. Quanto alle cause all’origine di questo problema, esse non sono ancora del tutto note. Alcuni medici sostengono che ansia e stress possano essere dei fattori scatenanti. Ma sono fattori predisponenti anche le infezioni, il contatto con metalli, detergenti e prodotti per l’igiene, il fumo, ambienti troppo caldi o troppo freddi.

Ma ciò che più ci interessa è in che modo si può curare la disidrosi. I trattamenti per la risoluzione del problema si dividono essenzialmente in due grandi gruppi: quelli farmacologici ed i rimedi naturali. Quanto ai primi, a poter essere utili sono creme e pomate a base di corticosteroidi. I corticosteroidi ad uso topico si applicano in genere due volte al giorno e servono a ridurre l’infiammazione ed il prurito. Per quanto riguarda invece i rimedi naturali, si può optare per diverse soluzioni.

Innanzitutto è bene seguire alcuni accorgimenti, quali indossare calze in cotone e moderare la quantità di sapone usato, che deve essere delicato. Molto efficace può essere l’aloe, da applicare specialmente nella formulazione in gel per attenuare i sintomi. Infine, si può anche ricorrere alla fitoterapia, sfruttando gli effetti benefici della luce.


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