Magazine Attualità

Dismaland di Bansky trasloca a Calais

Creato il 29 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dismaland, l’ultima provocazione di Bansky. Dopo cinque settimane di tutto esaurito, l’anti-parco chiude i battenti e si trasferisce nel campo profughi di Calais: accoglierà i migranti.

Non smette di far parlare di sè Bansky, l’artista di strada originario di Bristol che, mantenendo celata la sua identità, è diventato uno dei più quotati sulla scena dell’arte contemporanea internazionale. La sua ultima provocazione riguarda la chiusura di Dismaland (dove dismal sta per cupo, triste), il “bemusement park”, ovvero “parco di disorientamento”, da lui creato con la coordinazione di 50 artisti. I lavori sono iniziati lunedì 28 settembre e avranno una durata di circa tre settimane. Il castello di Cenerentola, attrazione principale del parco-istallazione, e altre sue strutture saranno smantellate e inviate alla cosiddetta “Jungle” di Calais, la grande baraccopoli abusiva costruita dai migranti che provano ad arrivare in Gran Bretagna. Secondo le stime, sono circa 5000 i siriani, libici ed eritrei che si trovano lì.

Photo credit: Sleeves Rolled Up / Foter / CC BY-NC

Photo credit: Sleeves Rolled Up / Foter / CC BY-NC

Sul sito web di Dismaland, Banksy ha pubblicato un’immagine del campo dei migranti e ha sovrapposto il castello di Cerentola del suo parco, che ha rappresentato come se fosse stato devastato da un incendio. Sotto la fotografia una frase: “Coming soon… Dismaland Calais. Tutto il legno e gli infissi di Dismaland saranno inviati al campo rifugiati Jungle vicino a Calais, per costruire strutture d’accoglienza. Nessun biglietto sarà disponibile online”. Un finale, nello spirito di denuncia sociale, preceduto venerdì sera da un evento musicale a cui hanno partecipato anche le russe “Pussy Riot“, con uno show-provocazione in una gabbia, e Damon Albarn.

Dismaland ha aperto il 22 agosto e ha accolto ben 150mila visitatori, facendo fruttare 20 milioni di sterline alla cittadina marittima di Weston-super-Mare, nel Somerset, sud-ovest dell’Inghilterra, pur avendo mantenuto il prezzo “popolare” di sole tre sterline a ingresso. È sorto nei pochi ettari dell’ex stabilimento balneare abbandonato “Tropicana”, chiuso nel 2000 per mancanza di clienti e lasciato in stato di degrado e trascuratezza. Oltre agli allestimenti e alle opere di Banksy, il parco ha ospitato le opere di 58 artisti di tutto il mondo e le esibizioni di alcuni importanti gruppi musicali, cantanti e artisti.

S.C.

Related Posts

AttualitàEconomiaItaliaNews from Earth

La Cina è vicina per Poste Italiane

AttualitàEconomiaItaliaNewsPoliticaPrima Pagina

Ponte sullo Stretto: torna la polemica

AttualitàMondoNewsNews from EarthPoliticaPrima PaginaThe King & The Bank

Siria, Ban Ki-moon attacca il Consiglio Onu

AttualitàEventiItaliaOur Modern SocietyPiemontePrima PaginaSocietà & Cultura

Monet alla GAM di Torino dal 2 ottobre


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog