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Disney Descendants: L’innovazione del marketing spudorato

Creato il 03 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ottobre 2015. Disney channel Italia diffonde sul suo canale il tanto atteso Descendants, il film sequel/crossover/spin-off dei classici che ha per protagonisti i figli dei cattivi storici della disney (Malefica, la Evil Queen…), al quale viene data loro la possibilità di vivere con i buoni, non imitare le azioni dei genitori ed essere migliori di loro.
Sotto la regia di Kenny Ortega (Hocus Pocus, la trilogia di High School Musical), ecco un nuovo film dalle aspettative brillanti , ma che delude nella mancanza di fantasia.

La storia: Una geniale banalità

Vent’anni dopo le nozze di Belle e Adam (alias La Bestia) e l’unificazione di tutti i regni delle fiabe (con esilio dei cattivi in un’isola senza magia E SENZA WI-FI), giunge il tanto atteso momento della salita al trono di Ben, figlio dei due nominati sopra. Egli ha preso il meglio dai genitori, inclusa una parte di ingenuità particolarmente rilevante, così da erigere il suo primo editto: i figli dei cattivi dovranno avere la possibilità di riscattarsi dalle gesta dei loro genitori (il trailer lo potete trovare QUI).
Veniamo così a conoscere i protagonisti e i loro originalissimi nomi:
-Mal (figlia di Maleficent): ha ereditato la voglia di governare il mondo con l’oscurità
-Evie (figlia della Evil Queen): ha ereditato dalla madre la mania per la bellezza
-Jay (figlio di Jafar): ladro solitario e spaccone
-Carlos (figlio di Cruella DeVil): ha paura dei cani
Entrando a contatto con la nuova scuola e i nuovi compagni (anche loro discendenti di vari personaggi Disney), metteranno in dubbio tutto ciò che hanno imparato durante la loro prigionia.
Scopriranno quanto i loro genitori hanno fatto del male gratuito, soprattutto Mal, e di quanto siano stati poco amati a loro volta. Capiranno di voler provare amore, di voler essere intelligenti oltre che belli, di acquisire nuovi modi per affrontare la vita e, infine, capiranno che non c’è nulla di male nel provare ad essere buoni.
Il progetto sembrava bello, forte innovativo! Prima d’ora, molto raramente si era affrontata questo tipo di storia (un esempio è Ralph Spaccatutto, che è piuttosto recente), per cui le aspettative erano alte. Il problema ci fu nel dimenticare quale sarebbe stato il canale di diffusione: Disney channel.
Venne realizzato un film dalla trama scontata e banale, con alcuni personaggi invertiti, ma con sempre le stesse dinamiche: la bad girl Mal che si innamora del sempre felice&contento Ben, la bella Evie che scopre di essere intelligente, le piace e snobba il tutto muscoli e niente cervello (figlio di Cenerentola) per stare con l’intelligente ma bruttino figlio di Cucciolo. Anche Jay non brilla di originalità, imparando il gioco di squadra a discapito degli insegnamenti paterni. Solo Carlos è un minimo interessante, dato che scopre di amare i cani, ma rimane uno dei personaggi meno approfonditi. In tutto questo non possono mancare CANZONI e COREOGRAFIE! Non in stile musical, ma in stile High School Musical. D’altronde, il regista è lo stesso… solo una canzone si salva, “Rotten To The Core”, ma le altre sembrano un copia&incolla dal film con Zac Efron.

Guardando al passato: il marketing dei classici

Disney money

Photo credit: Diana Garcia BOG / Foter.com / CC BY

Tutti noi ricordiamo i classici Disney. Hanno segnato la nostra infanzia e la nostra adolescenza, e ancora oggi, guardandone qualcuno nuovo (o semplicemente riguardando quelli vecchi), ci emozioniamo. Esiste però una condizione imprescindibile da cui tutti dipendiamo: cresciamo. Le generazioni vecchie diventano adulte, e nuove generazioni nascono per prenderne il posto. Non è un mistero che il periodo più florido della Disney fu quello del suo “rinascimento”, in cui arte, fantasia, musica ed emozioni si combinarono tra loro per creare film senza tempo. Ma, come ho accennato prima, la generazione degli anni ’90 è ormai adulta. La Disney questo lo sa, e da anni ormai ha preso decisioni aziendali differenti, già solo nel realizzare i film in animazione digitale e non quella tradizionale. Alcune trame sono cambiate, i personaggi anche… basti pensare a Frozen e al successo che ha ottenuto!
Però: se acquistare le case Pixar, Marvel e LucasFilm hanno permesso al colosso di dominare su una fetta di mercato ancora più ampia (ci manca solo che riescano ad acquistare la Dreamworks), si ha necessità di mantenere alta quella principale. E come fare tutto ciò? Reindirizzando le nuove generazioni verso i classici attraverso qualcosa di accattivante e “nuovo”, così da stimolare il loro la curiosità e la voglia di rivederli, acquistare i dvd, il merchandising, e riportandoli in live-action al cinema per continuare a guadagnarci ancora e ancora.

“… non fermiamo la fantasia. Con la fantasia si può fare il più spettacoloso viaggio che sia consentito a un essere umano…”

Parole sagge quelle di Walt, ma ormai buttate nel dimenticatoio per far spazio al marketing spudorato.

Tags:classici Disney,Descendants,disney,Disney channel,Kenny Ortega,Maleficent,Marketing,Rotten to the core

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